Segreta Penelope - Autore:Alicia Giménez-Bartlett

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  1. mammaika
     
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    Segreta Penelope

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    Titolo:Segreta Penelope
    Autore:Alicia Giménez-Bartlett
    Editore:Sellerio
    Genere:romanzo
    Anno:2013
    Prezzo:14 euro
    Pagine:312


    Alicia Giménez-Bartlett ci appassiona ormai da anni con le sue storie su Petra Delicado, detective spagnola alle prese con casi entusiasmanti e rompicapo. Il libro che vi presentiamo oggi è Segreta Penelope, il ritratto di una donna, Sara, toltasi la vita a soli 50 anni. Stefano Tettamenti de Il Venerdì di Repubblica ha così parlato di questo libro e della sua autrice: «Con la maestria psicologica di una Jane Austen post rivoluzione sessuale, il ritratto di Sara, memorabile personaggio di donna fuori dagli schemi, nella cui vita e nella cui tragica fine si riflettono i sogni utopici e le sconfitte della generazione (non solo femminile) di chi oggi ha passato i cinquanta».

    Si tratta dunque di un romanzo diverso dal solito, dove la vita della suicida Sara viene narrata in prima persona dall’amica, che ricorda i tempi andati del dopo franchismo, quando i ruoli – soprattutto quelli femminili – vennero ribaltati da nuove e fresche idee, fino a quando non si ritornò tutti nella normale condizione che affossò tutte le speranze di riscatto.

    La trama

    Negli anni 70 in ogni comitiva spagnola c’era sempre una Sara, una donna spregiudicata, dai costumi sessuali e sociali liberi, senza vincoli. Tutti ne avevano una nel loro gruppo, era il simbolo del nuovo che si propagava dopo anni di bigottismo, di 40 anni di repressione franchista. Lei era l’innocenza infantile del piacere opposta alla malizia del viso, il trionfo di Eros su Thanatos. Ma la Sara di questa comitiva si è appena suicidata, a soli 50 anni di età.

    Al suo funerale si ritrovano gli amici di un tempo, molti dei quali ancora in contatto con la defunta. E fra loro si ricordano i bei tempi andati, quando tutto sembrava diverso prima di piombare di nuovo nel solito normale andazzo, dove dopo un periodo di fermento di idee e società, si ritornò tutti a ricoprire i ruoli che la società imponeva, a sposarsi, a fare figli, a trovare un buon posto fisso per la vita. Il post franchismo aveva illuso tanti, prima fra tutti Sara.

    Dopo gli anni d’oro, Sara si era sposata con un personaggio strano, bolso, un tipo che la Sara di un tempo non avrebbe nemmeno guardato per sbaglio. C’era poi sua figlia, una ragazza incapace di amarla, e c’era poi un segreto, inaccettabile, che riguardava un suo vecchio amore. La rivincita del normale aveva preso il sopravvento sul caos creativo che era la vita di Sara, e l’amica-narratrice parla con dolore di quella sua esistenza ma senza redenzione o compassione, solo con affetto, ma senza giustificarla. Sara si era ritrovata avvolta dalla Penelope segreta che alberga in ogni donna, che di giorno tesse la sua tela perfetta e di notte non fa altro che rimuginare e sfilare, cercando di prendere tempo, lo stesso tempo beffardo e crudele che è troppo o troppo poco per cambiare le cose.

     
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  2. tiziblu55
     
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    :)
     
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1 replies since 8/9/2013, 22:40   24 views
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