Libri a catinelle 2013 apre sabato 6 aprile con “Pagine di storia locale” e prosegue con la canzone

fonte castelbolognese

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. mammaika
     
    .

    User deleted


    Libri a catinelle 2013 apre sabato 6 aprile con “Pagine di storia locale” e prosegue con la canzone d’autore



    Torna l’annuale rassegna castellana di promozione del libro e della lettura promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Castel Bolognese, realizzata dalla Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” con il sostegno dell’Ascom di Faenza, della Banca di Credito Cooperativo della Romagna Occidentale e per la prima volta della C.A.D.I. Soc. Coop. a r.l. di Modigliana. si apre con la sezione “Pagine di storia locale”.

    Sabato 6 aprile, alle ore 17.00 nel Teatrino del vecchio mercato si tiene il primo appuntamento del ciclo di incontri letterari. Il pomeriggio castellano propone Dino Landi autore di “Tra miseria e povertà. Infanzia e fanciullezza vissute nel dopoguerra sulla Vena del Gesso” (Carta Bianca). Si tratta di ricordi di vita tra i monti di Casola Valsenio e le colline di Borgo Rivola. Il libro sarà introdotto da Roberto Rinaldi Ceroni e commentato dallo stesso Dino Landi.

    Il ciclo di incontri Pagine di storia locale proseguirà le settimane successive, presso la biblioteca castellana, sempre il sabato pomeriggio. L’appuntamento di sabato 13 aprile vedrà la partecipazione di Vittorio Venturi con l’opera “Brutta cosa la guerra” (Ibiskos, 2011).

    Dal 24 aprile “Libri a catinelle 2013″ si tuffa nel lieve mondo della musica e della canzone, ponendo però l’accento sulla canzone d’autore in occasione del decimo anniversario della scomparsa del grande Giorgio Gaber. Con la partecipazione alla rassegna di Massimo Cotto, il prossimo 24 aprile, ci sarà l’opportunità di incontrare lo scrittore più prolifico in materia – con oltre trenta libri pubblicati tra cui le biografie ufficiali di Francesco Guccini (Un altro giorno è andato e Portavo allora un eskimo innocente), Ivano Fossati (Per niente facile), i Nomadi (Sempre Nomadi, I Nomadi, Augusto e altre storie, Dove si va) – nonché colui che è stato il più noto giovane conduttore nella storia di Rai Stereonotte rimanendo poi legato a Radiorai per ben vent’anni.

    Questo il programma

    Comune di Castel Bolognese · Assessorato alla Cultura

    in collaborazione con Ascom di Faenza, Banca di Credito Cooperativo della Romagna Occidentale, C.A.D.I. Soc. Coop. a r.l. di Modigliana



    Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” Castel Bolognese



    LIBRI A CATINELLE 2013

    Canzone d’autore

    dal 6 aprile all’11 maggio

    tredicesima edizione





    LA BIBLIOTECA, L’ATTORE E LA SCUOLA

    Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane”

    Sala lettura



    Gara di lettura – tredicesima edizione

    ore 8.45 – 11.00



    martedì 9 e martedì 16 aprile

    Apri il libro e… gioca

    classi quinte della scuola primaria e

    classi prime della scuola secondaria di primo grado



    Letture-spettacolo a cura di Panda Project

    con la collaborazione di Sabina Laghi

    ore 9.30 – 12.00



    lunedì 22 e martedì 23 aprile

    il bambino senza sogni di Panda Project

    con Beatrice Cevolani e Delia Trice

    musiche originali e direzione musicale Sabina Laghi

    regia e oggetti di scena Panda Project

    scuole dell’infanzia

    classi prime, seconde, terze della scuola primaria



    martedì 30 aprile

    titolo in corso di definizione di Panda Project e Sabina Laghi

    con Sabina Laghi e Delia Trice

    musiche originali e direzione musicale Sabina Laghi

    regia e oggetti di scena Panda Project

    classi quarte e quinte della scuola primaria

    LA BIBLIOTECA DEI RAGAZZI

    Sala lettura e sala ragazzi – percorsi bibliografici



    § Bibliomusic Kids

    dal 6 aprile all’11 maggio



    § Libraquilone

    Storie che volano, aquiloni fai da te e nella… rete

    dal 15 al 30 aprile







    NATI PER LEGGERE

    Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane”

    Sala ragazzi



    • sabato 13 e sabato 20 aprile ore 11.00

    Una biblioteca ricca di storie

    letture ad alta voce

    a cura dei lettori volontari “Nati per leggere”



    EVENTI SPECIALI

    Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” – Sala lettura



    saluti dell’amministrazione comunale

    • mercoledì 24 aprile ore 21.00



    La canzone d’autore è morta?

    incontro con Massimo Cotto

    ingresso libero



    Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane”

    dal 6 aprile all’11 maggio



    § Parole e note
I libri di Massimo Cotto
vetrina tematica

    § Giorgio Gaber 
Intellettuale cantautore
vetrina tematica

    § L’Italia che canta
Musica, parole, pensiero critico in Italia dagli anni ’60 ad oggi 
percorso bibliografico



    Teatrino del vecchio mercato

    saluti dell’amministrazione comunale



    • martedì 30 aprile ore 21.00

    Franz Campi

    Che soggetto quel Fred!

    presentazione del cofanetto CD+DVD con le canzoni del grande

    Fred Buscaglione ed un documentario inedito per ricordarlo

    con Franz Campi e Stefano Neri



    ingresso libero



    • venerdì 10 maggio ore 21.00



    Gruppo Jamin-à

    Aveva un solco lungo il viso

    Progetto multimediale

    danza/reading/concerto musicale/filmato

    Anna Palumbo · fisarmonica/voce

    Gianni Penazzi · chitarre/voce

    Barbara Zanoni · danza

    Francesca Airaudo · voce narrante

    Milko Merloni · contrabbasso/basso elettrico

    Coreografia: Barbara Zanoni

    Produzione: Werkstatt Theater Bolzano



    in collaborazione con la Biblioteca Libertaria “Armando Borghi”

    blab.racine.ra.it/

    ingresso libero





    Pagine di storia locale

    Teatrino del vecchio mercato



    • sabato 6 aprile ore 17.00

    Dino Landi

    Tra miseria e povertà: infanzia e fanciullezza

    vissute nel dopoguerra sulla Vena del Gesso

    (Carta bianca, 2012)

    introduzione di Roberto Rinaldi Ceroni

    sarà presente l’autore



    Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” – Sala lettura

    • sabato 13 aprile ore 17.00

    Vittorio Venturi
Brutta cosa la guerra

    (Ibiskos, 2011)

    presentazione a cura di Fabrizia Fiumi

    sarà presente l’autore



    • sabato 20 aprile ore 17.00

    Francesco Serantini
Il fucile di Papa della Genga (1948)

    Ida Sangiorgi

    La Palmina (1955)

    presentazione delle

    nuove edizioni Il Ponte Vecchio, 2012

    a cura di Rosarita Berardi

    in collaborazione con la Libera Accademia degli Evasi

    e la Scuola comunale di musica “Nicola Utili”

    letture di Vanni Cristofori



    • sabato 27 aprile ore 17.00

    Domenico Sangiorgi Cellini
I Tramazzoni di San Giorgio

    (La Mandragora, 2012)

    sarà presente l’autore

    IL MAGGIO DEI LIBRI



    Teatrino del vecchio mercato

    Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane”



    • sabato 4 maggio

    ore 9.00

    Roberta Giacometti

    Agnese Baruzzi

    Quando i bambini disegnavano sui muri.

    Una storia di Dozza

    (Bacchilega junior, 2012)

    partecipano Roberta Giacometti e Graziano Penazzi

    ore 11.00

    Cento appuntamenti

    I lettori volontari “Nati per leggere” festeggiano

    cento appuntamenti di promozione della lettura



    ore 17.00

    Gloria Sangiorgi

    Il supermarket degli uomini

    (Giraldi editore, 2012)

    interviene l’autrice

    performance di Ambra Lombardi



    __________________________________________________________________________



    Sulla canzone d’autore di Massimo Cotto



    I francesi una volta la chiamavano “chanson du texte”, canzone di testo, per evidenziare la pregnanza della parola non sulla musica, ma a contatto con la musica. Noi siamo più involuti, abbiamo optato per una definizione attaccabile da ogni punto di vista: canzone d’autore. Perché attaccabile? Perché tutte lo sono, nel senso che tutte le composizioni, la Siae conferma, hanno un autore. Sì, anche quelle di Marco Carta.

    La canzone d’autore non è, però, semplicemente una canzone “firmata”. È una canzone che nel suo definirsi tenta di sottolineare la dignità letteraria del testo, il suo voler raccontare la vita vera e non il suo pallido simulacro. Canzone d’autore è De Andrè che prende a picconate il muro bianco dell’ipocrisia festivaliera per mostrare quello che c’è dietro: una commedia umana disparata e a volte anche disperata ma sempre viva e da accarezzare, perché se non sono gigli son pur sempre figli, vittime di questo mondo; è Gaber che inventa il teatro-canzone per cantare le piccolezze dell’uomo comune; è Guccini con le sue locomotive e Fossati con i suoi treni a vapore; è Paoli che canta di sassi e di gatte e non di colombe che volano inutili; è Tenco che dice: “Mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare”; è il De Gregori che fa sciogliere rimmel sul viso rugoso della canzone commerciale, il Vecchioni che capovolge il mito di Euridice, Rino Gaetano che benedice suo fratello figlio unico o Bennato che riesce a inquadrare l’isola che non c’è.

    In questo senso, in questa ottica, la canzone d’autore, o comunque la si voglia chiamare, non morirà mai. Perché ci sarà sempre qualcuno che metterà in musica la vita, perché, per dirla alla De Gregori, meno male che c’è sempre qualcuno che canta e la tristezza ce la fa passare. E, per dirla con Fossati, “fra un bicchiere di neve e un caffè come si deve, quest’inverno passerà”.

    Quello che sta morendo è il mercato attorno alla canzone d’autore. Qualcuno potrebbe obiettare che a morire è il mercato discografico in generale. Vero, ma a soffrirne di più è il cantautore – neologismo che si deve alle menti illuminate di Vincenzo Micocci e Ennio Melis della Rca, quando la discografia era ancora formata da gente preparata e non da venditori di saponette.

    Il cantautore non tira. Il ragazzo che vuole avvicinarsi alla musica in prima persona non utilizza il linguaggio dei cantautori, perché lo considera obsoleto. Prendiamo Guccini: ai suoi concerti accorrevano migliaia di ragazzi che cantavano le sue canzoni in coro ma che mai e poi mai, una volta tornati a casa, avrebbero scritto un brano alla maniera del Maestrone.

    È morto il linguaggio base dei cantautori, quello di stampo dylaniano o coheniano, quello che viveva su pochi accordi, perché a contare era il testo. Il resto no. È vivo e lotta insieme a noi. Solo che fa fatica. Arranca. Non trova spazio mai. Di certo non in radio, a parte pochissime eccezioni. Nei talent i cantautori sono panda non da proteggere, ma da tenere sull’albero fin verso la fine per tacitarsi la coscienza e dire che sì, noi siamo attenti a chi scrive canzoni. In realtà, a vincere oggi è l’interprete puro. Potrei raccontarvi la fatica improba che affronto ogni volta che devo scegliere i ragazzi per il festival di Sanremo: la commissione, compatta come un minestrone toscano vecchia ricetta, non prende mai in considerazione nemmeno l’idea di selezionare un cantautore; la sola parola fa venire l’orticaria, il cimurro.

    Sopravvive la generazione storica (va detto, in fase di stasi creativa, ma come processare chi ha scritto già molti capolavori?) grazie soprattutto ai concerti; si arrabatta la generazione di mezzo (Bersani, Silvestri, Turci). I giovani che scelgono la post-canzone d’autore (nuovi suoni e sperimentazioni sui vecchi stilemi) faticano come un deltaplano nella foresta amazzonica. Per colpa loro (dei vecchi cantautori qualcuno ha purtroppo ereditato molte gocce di presunzione e poche once di talento puro), ma anche, come detto, del mercato.

    Passerà. Forse.

    Per ora teniamoci stretti questi artisti, vecchi o giovani, che sono mossi dalla curiosità. Come De Andrè, che ogni volta andava in una direzione ostinata e contraria al suo disco precedente, perché l’artista vero è così, non accetta fotocopie, solo documenti originali.

    Forse cambierà il mercato, forse cambierà la musica, forse cambieremo noi. Ma sopravviverà il miracolo. La canzone che arriva e ti fa smettere di fare qualsiasi cosa tu stia facendo. Quella che ti colpisce come un treno in corsa o un colpo di vento gelido, perché l’arte ti può far star bene ma anche male, perché a volte, come diceva Andrè Breton, è una scure per il mare gelato che è dentro di te.

    I dischi si dividono in due categorie: quelli fatti per essere spezzati in due e quelli fatti per spezzare la tua vita in due: un prima o un dopo. Quei dischi ci saranno sempre.

    Massimo Cotto, 22 marzo 2013

    ____________



    Massimo Cotto

    nasce ad Asti, da padre impiegato e madre casalinga. Figlio unico, è una promessa del basket, fino a quando, a 16 anni, mentre è in macchina con amici, è colpito dalla voce di un deejay che sta spiegando e raccontando il testo di Thunder Road di Bruce Springsteen. Il giorno dopo lascia la pallacanestro e si presenta al direttore di una radio privata e inizia a trasmettere. Nel 2006 sposa l’attrice e conduttrice Chiara Buratti. Il 14 febbraio 2007 diventa padre di Francesco Danilo.

    Il 4 giugno 2012 è stato nominato Assessore alla Cultura e alle Manifestazioni nella Giunta di Fabrizio Brignolo ad Asti.

    Radio

    Il suo esordio è come disc-jockey alla sede Rai di Torino, nel 1983 e l’anno successivo, diviene il più giovane conduttore nella storia di Rai Stereonotte, di cui condurrà sette edizioni.

    Per vent’anni rimarrà legato a Radiorai, presentando molti programmi per i tre canali, tra cui Senza rete, Zona Cesarini, Masters e Hobo, e numerosi eventi, tra cui il concerto di Capodanno del 1994 degli U2 da Dublino e il concerto di Bob Dylan davanti a Giovanni Paolo II, il 27 settembre del 1997. L’11 marzo 2002 Francesco De Gregori sceglie lui per rompere un silenzio che durava da anni e accetta di suonare nella sala A di via Asiago e di farsi intervistare da Cotto.

    Dal 1999 al 2003, oltre a condurre programmi, è anche responsabile musicale di Radiouno. Viene allontanato nonostante l’intervento di molte star della musica che rilasciano dichiarazioni in suo favore. Divertente la presa di posizione di Piero Pelù che dichiara all’ANSA che “Radiouno senza Massimo Cotto è come la Fiorentina senza Antognoni”. Nel 2003 passa a Radio 24, dove conduce Rondò, poi a Radio Capital, dove presenta No Man’s Land nel 2007, I capitalisti (2008) e Capital Tribute (2009-2010). Nel marzo del 2012 inizia a condurre la trasmissione Rock Bazar su Virgin Radio.

    Attività giornalistica

    Parallelamente all’attività radiofonica, sviluppa quella giornalistica. Inizia la sua carriera a Il Mucchio Selvaggio, sotto la direzione di Massimo Stefani, nel 1984. Diventa pubblicista nel 1987 e professionista nel 1995, dopo aver lavorato a lungo nei quotidiani (L’Indipendente, Il Tirreno, Stampa Sera) e collaborato con le principali riviste italiane (L’Espresso, Epoca, L’Europeo, Max, Capital, Amica, Marie Claire, Grazia, Jam, Rockstar, Tutto, Radiocorriere, Velvet) e internazionali (l’americana Billboard, la tedesca Howl!). Nel 2004 diventa direttore di Rockstar e direttore editoriale di Rocksound, Groove e Punk. Attualmente è il responsabile comunicazioni di Danilo Sacco, nonché suo caro amico.

    Opere

    Ha scritto oltre trenta libri di argomento musicale, tra cui le biografie ufficiali di Patty Pravo (Bla Bla Bla), Piero Pelù (Perfetto difettoso), Irene Grandi (Diario di una cattiva ragazza), Francesco Guccini (Un altro giorno è andato e Portavo allora un eskimo innocente), Ivano Fossati (Per niente facile), Enrico Ruggeri (La via en rouge), Nomadi (Sempre Nomadi, I Nomadi, Augusto e altre storie, Dove si va), Bandabardò (Vento in faccia), Danilo Sacco (Come polvere nel vento). Ha scritto anche Leonard Cohen: Canzoni da una stanza, Ma il cielo è sempre più blu (i diari inediti di Rino Gaetano), Il grande libro del rock (e non solo), Le lacrime di Marley, We Will Rock You.

    Considerato il padre del libro-intervista perché porta in auge un genere ritenuto di scarso appeal commerciale, ha scritto Urlando contro il cielo (con Ligabue), Qui non arrivano gli angeli (con Vasco Rossi), Il grullo parlante (con Panariello), Incontri con il diavolo e l’acqua santa (con Zucchero), Segni del tempo (con Luca Carboni), Everybody’s Talking, 50 interviste alle leggende del rock.

    È stato curatore della Enciclopedia del Blues e della Musica Nera edita da Arcana Editrice e ha tradotto e commentato i testi di Tom Waits, Bruce Springsteen, Bob Marley, Janis Joplin, Grateful Dead, Michelle Shocked.

    Nel 2003 ha pubblicato il suo primo romanzo – Hobo, una vita fuori giri (Premio speciale Cesare Pavese. Nel 2005 è uscito il secondo romanzo, L’ultima volta che sono morto, con prefazione di Giorgio Faletti e postfazione di Fernanda Pivano. Nel 2007, Le notti gotiche, un libro di racconti con Eraldo Baldini.

    È autore di quattro testi teatrali: il monologo Cry baby, l’ultima notte di Janis Joplin, il musical All’ombra dell’ultimo sole sul mondo di Fabrizio De André, l’affabulazione musicale Chelsea Hotel con Mauro Ermanno Giovanardi e lo spettacolo Quella carezza della sera con i New Trolls.

    È produttore esecutivo di Da quando a ora, il nuovo progetto di Giorgio Faletti composto da libro e doppio cd.

    Direzione artistica

    Ha fatto parte della giuria di qualità alla 53ª edizione del Festival di Sanremo e della Commissione Artistica che ha scelto per la Rai i giovani della 56ª edizione(Festival di Sanremo 2006). Nel 2007 e nel 2008 è stato il Direttore Artistico e il presidente della Commissione di Sanremolab. È stato tra gli autori dell’edizione 2010 del festival di Sanremo e del festival di Castrocaro. Attualmente è direttore artistico del Festival di Castrocaro, del Premio De Andrè e di Astimusica.

    Onorificenze

    Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, «di iniziativa del Presidente della Repubblica». Sarà premiato il 2 giugno 2013.

    it.wikipedia.org/wiki/Massimo_Cotto



    Panda Project (Ravenna) sono Beatrice Cevolani, Hendry Proni e Delia Trice. La prima voleva essere una pallavolista di serie A. Il secondo voleva fare il modello. La terza voleva lavorare con Lars Von Trier. Dal 2009 sono bloccati nel baratro dell’ironia e della provocazione. Futuro, brillocco e cuore. Da questa unione sono nati quattro spettacoli: Cuore di Panda, Panda Bluff, Il lupo Bile Bile e Bio C’è. L’esplosione che sentirai dentro di te è merito nostro.

    e-mail [email protected] – Fb panda project /pandaproject teatro – www.pandaproject.it



    Franz Campi

    è interprete di teatro-canzone con Ciao Signor G.! dedicato a Giorgio Gaber, Tutti i gatti vengono al pettine, Sono Fred, dal whisky facile per ricordare il grande Fred Buscaglione, Intonati a regola d’arte sulla pittura e l’arte contemporanea”, Meglio che scaricare un camion di mattoni – storie e canzoni e Lo zingaro miracoloso – Django Reinhardt, geniale chitarrista manouche.

    Ha firmato numerosi testi per la musica pop (tra cui Banane e lampone per Gianni Morandi), per la lirica (il libretto dell’opera La famosa invasione degli orsi in Sicilia tratto da un lavoro di Buzzati e composta dal M° Marco Biscarini), e per i più piccoli (sigle tv L’albero della vita e diversi brani dell’album Il re dei re).

    Conduttore radiofonico (RAI ed altre emittenti) e ideatore di rassegne dedicate alla musica, alla poesia, al fumetto ed alla letteratura come Parole animate, Premiata Palestra Atlas per muscoli del cervello, Eroticamente e L’assassino è il chitarrista. Nel 2007 e 2008 ha dato vita, insieme al Centro San Domenico di Bologna ed al Centro Internazionale della Canzone d’autore, al Festival Lyrics – autori e canzoni.

    Trai i vincitori di Sanremo Giovani (1993), ha partecipato al 44° Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Il suo brano Beslan è ospite del Museo della Pace di Samarcanda in Uzbekistan. www.franzcampi.it - www.myspace.com/franzcampi

    Che soggetto quel Fred!

    Da tre anni il musicista bolognese Franz Campi porta con enorme successo in giro per i teatri d’Italia uno spettacolo-tributo al grandissimo Fred Buscaglione.

    Ora Ermitage pubblica un cofanetto contenente un CD che raccoglie le canzoni di “Fred dal whisky facile” reinterpretate da Franz e un DVD realizzato da Franz e dal giornalista Stefano Neri che hanno girato l’Italia sulle tracce di chi Buscaglione l’ha conosciuto davvero, realizzando un documento unico.

    www.ermitage.it/it/che-soggetto-quel-fred



    Gruppo Jamin-à

    Il Gruppo Jamin-à (formazione italo-francese con sede a Bolzano e a Lugo di Ravenna) propone spettacoli di teatro-concerto mirati ad offrire non solo un gradevole spettacolo ma anche spunti di riflessione e analisi di argomenti attuali.

    I grandi temi dell’impegno e la denuncia sociale, dell’amore, della spiritualità, della pace e della guerra vengono affrontati in una chiave innovativa. Una gamma di rappresentazioni teatrali-concertistiche dense di tematiche che interrogano l’uomo di oggi e di ogni tempo: la giustizia, la passione umana, il senso e il significato profondo dell’esistere.

    Ognuna delle opere proposte crea atmosfere suggestive e avvolgenti, grazie alla multimedialità delle discipline utilizzate: alla danza teatrale s’intrecciano le lettura di brani poetici e letterari, i filmati desonorizzati, il canto, la musica degli strumenti semi-acustici utilizzando la lingua italiana, francese e tedesca.

    Il Gruppo rappresenta la confluenza di personali percorsi nel diuturno tentativo di aprire nuovi cammini fondativi. La forza mite dei progetti presentati chiamano alla condivisione e alla convivialità. Ciascun progetto è probabilmente solo un mezzo che fa dono di sé ad ogni viaggiatore alla ricerca dei comuni destini.

    Aveva un solco lungo il viso

    Progetto multimediale (danza/reading/concerto musicale/filmato) ispirato alla poetica e alla musica di Fabrizio De Andrè e George Brassens.

    Si tratta di una rappresentazione in cui canzoni note e meno note si intrecciano ai passi di danza teatrale, a brevi letture di brani poetici e letterari (Luzi, Cardinal, Brecht, Malatesta, Borges, don Milani, Gandhi, Dino Campana, Testori, Pasolini, Etty Hillesum…) attraversando i territori dell’amore, della spiritualità, della società, della pace: quattro quadri organizzati a raggruppamenti ed evocati dal filmato alle spalle dell’ensemble. Lo spettacolo riesce a creare atmosfere intense e coinvolgenti suggerendo riflessioni e offrendo un appassionato omaggio ad alcuni grandi autori, poeti, musicisti del secolo breve.

    gruppojamina.it



    Teatrino del vecchio mercato

    via Rondanini n. 19 – 48014 Castel Bolognese (Ra)

    Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane”

    Piazzale Poggi, 6 – 48014 Castel Bolognese (RA)

    tel. 0546.655827 – 828 – 849

    e-mail [email protected]www.comune.castelbolognese.ra.it



    orari di apertura dei servizi

    biblioteca mercoledì, venerdì, sabato 8.30 – 12.35

    da lunedì a venerdì 14.45 – 18.30

    emeroteca da lunedì a venerdì 8.30 – 12.35 e 14.45 – 18.30

    sabato 8.30 – 12.35

     
    .
  2. tiziblu55
     
    .

    User deleted


    :)
     
    .
  3. berry340
     
    .

    User deleted


    :D
     
    .
  4. tiziblu55
     
    .

    User deleted


    :D
     
    .
  5. Anita Mascherina
     
    .

    User deleted


    :35iayad.gif:
     
    .
  6. tiziblu55
     
    .

    User deleted


    :P
     
    .
  7. berry340
     
    .

    User deleted


    :D
     
    .
  8. tiziblu55
     
    .

    User deleted


    :D
     
    .
  9. Anita Mascherina
     
    .

    User deleted


     
    .
  10. tiziblu55
     
    .

    User deleted


    :)
     
    .
9 replies since 4/4/2013, 07:52   65 views
  Share  
.