Libri da leggere 2013, la recensione di "Domani No" di Cristiano Carriero

Ho impiegato solo tre giorni per finire di leggere "Domani no", l'ultimo libro di Cristiano Carriero. Un punto di gran lunga a favore nel giudizio complessivo della terza fatica letteraria dell'autore barese trapiantato a Jesi. La storia di Ernesto Celi, cantante meglio conosciuto come Boavida, primo in hit parade (con il singolo Ossessione Onirica) e protagonista di due/tre vite diverse, mi ha tenuto incollato alle pagine e ha risvegliato quell'atteggiamento da lettore bulimico, incapace di smettere, salvo poi avvertire un incontrovertibile senso d'abbandono alla pagina dei "ringraziamenti". Un romanzo di formazione ben curato, attento ai dettagli utili a costruire un intreccio mai scontato, in cui emerge l'animo giramondo dell'autore (il cui libro di esordio, non a caso, è titolato "In giro per l'Europa con la maglia di Vieri") e quell'atteggiamento un po' inquieto, sempre alla ricerca di affermazione professionale e personale.

Interessante la scelta di far viaggiare il racconto su binari temporali diversi che portano all'intreccio di luoghi (Bari la città dell'infanzia, Bologna della vita universitaria, Roma dei sogni infranti, Milano delle nuove occasioni e le città albanesi, sedi di un insolito tour), persone e situazioni. Il tutto descritto attraverso il rapido fluire degli eventi, tralasciando inutili lungaggini e permettendo al lettore di farsi un'idea della connotazione dei personaggi senza obblighi e rigidi schematismi da parte dell'autore.

"Negli album di tanti cantanti, anche famosi, è molto facile sentire una canzone che si chiami Roma, Milano o Napoli. Non vedevo perchè Bari non potesse avere lo stesso destino" dice a un tratto Ernesto parlando di una tracklist con la sua band. Una frase in cui emerge un aspetto dell'autore, comune a molti baresi (sottoscritto incluso): l'amore per la propria terra, per peculiarità, vizi e virtù del posto in cui si è nati e cresciuti, senza lesinare, però, critiche inevitabili e che si è capaci di mettere a fuoco solo quando si è ottenuto un certo distacco.

Ecco l'altro aspetto molto interessante di "Domani no": l'attualità che, seppure in maniera filtrata e a volte "contraffatta" (ma solo nei nomi dei protagonisti), finisce per palesarsi sullo sfondo del racconto contribuento alla definizione cronologica del contesto. Una scelta letteraria che costringe il lettore, talvolta, a chiedersi quanto sia frutto di fantasia e quanto sia realmente accaduto.

Notevole anche lo sforzo rappresentato dalle numerose canzoni (tutte scritte da Carriero) che, seppur su carta, finiscono per fare da colonna sonora al libro. In ultimo, mi sia concessa una piccola annotazione: nel romanzo sono descritti tre personaggi femminili, molto diversi e che finiscono per contribuire, ciascuna a suo modo, alla crescita del protagonista. A una di queste - e non svelo troppo, per non rovinarvi il gusto della lettura - è concesso meno approfondimento che ad altre. Visto il suo ruolo mi sarei atteso di conoscerla un po' meglio.

In ogni caso: lettura assolutamente consigliata.