Vero all'alba- Autore:Ernest Hemingway

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  1. mammaika
     
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    Titolo:Vero all'alba
    Autore:Ernest Hemingway
    Editore:Mondadori
    Genere:Romanzo classico
    Prezzo:9 €
    Pagine:377
    A cento anni dalla nascita di Hemingway vede finalmente la luce questo”romanzo autobiografico” rimasto fino ad oggi inedito. Scritto fra il 1954 e il 1956 dopo un safari di cinque mesi in Kenya, Vero all’alba è stato per anni conservato nell’archivio delle opere non consultabili della Kennedy Library di Boston, dove è stato recuperato dal figlio Patrick che ne ha personalmente curato l’edizione.

    Chi ama e ha letto Hemingway ritroverà le atmosfere di altri suoi capolavori, da Verdi colline d’Africa a Le nevi del Kilimangiaro. Con la sua scrittura limpida ed essenziale Hemingway ci racconta di lunghi tramonti africani, di leoni che ruggiscono nella notte, del vento che scende dalla grande montagna e agita le tende.

    Ci descrive con passione il paesaggio , l’agitazione della caccia, i rituali del safari. Ma soprattutto ci trasmette la sua fascinazione per il continente Africano e la sua cultura. Il racconto inizia quando il leggendario cacciatore Pop, grande amico di Hemingway è costretto a partire, lasciando “Papa” responsabile del campo. Non è una situazione facile, l’aria è carica di tensione, sembra che una tribù ostile possa attaccarli. Eppure la vita nel campo continua a scorrere, fra le battute di caccia e le insistenze di Miss Mary, la piccola gracile moglie di Hemingway, che vuole a tutti i costi uccidere un leone. Ma esiste anche un’altra donna, una giovane wacamba che abita in un villaggio sulle pendici del Kilimangiaro.

    E’ bella, è altera, è sfrontata, e pensa di poter diventare la seconda moglie di “Papa”, il quale certo non fa niente per disilluderla. Intorno, si dispiega il grande coro di voci nere degli uomini del safari, individui leali e disincantati, affascinati dai modi di vita dei bianchi. Le due culture non si incontrano, ma Hemingway si muove a suo agio fra di esse, raccontandoci le sue imprese a fianco di quegli uomini straordinari, ricordando i giorni trascorsi a Parigi e in Spagna, riflettendo sull’arte dello scrivere. Ne esce un autoritratto che, come ha già scritto la “Kirkus Review”, è “di straordinaria importanza per capire questo genio della letteratura”.

    Ernest Miller Hemingway (Oak Park, 21 luglio 1899 – Ketchum, 2 luglio 1961) è stato uno scrittore e giornalista statunitense.

    Fu autore di romanzi e racconti brevi.

    Soprannominato Papa, fece parte della comunità di espatriati a Parigi durante gli anni venti, conosciuta come “la Generazione perduta“, e da lui stesso così chiamata nel suo libro di memorie Festa mobile. Condusse una vita sociale turbolenta, si sposò quattro volte e gli furono attribuite varie relazioni sentimentali. Raggiunse già in vita una non comune popolarità e fama, che lo elevarono a mito delle nuove generazioni. Hemingway ricevette il Premio Pulitzer nel 1953 per Il vecchio e il mare, e vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 1954.

    Lo stile letterario di Hemingway, caratterizzato dall’essenzialità e asciuttezza del linguaggio e dall’understatement, ebbe una significativa influenza sullo sviluppo del Romanzo nel XX secolo. I suoi protagonisti sono tipicamente uomini dall’indole stoica, i quali vengono chiamati a mostrare “grazia” in situazioni di disagio. Molte delle sue opere sono considerate pietre miliari della letteratura americana.

     
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  2. tiziblu55
     
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  3. tiziblu55
     
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2 replies since 15/11/2012, 20:05   22 views
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