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Titolo:I falò dell'autunno
Autore:Irène Némitrovsky
Editore:Edizione Adelphi
Genere:Romanzo
Anno:2012
Prezzo:18 €
Pagine:238
Al centro di questo romanzo c’è un sogno: quello in cui, poche ore prima di morire, la vecchia nonna della protagonista vede se stessa prendere per mano la nipote e insieme a lei attraversare vasti campi in cui ardono dei falò: «“Vedi,” le diceva “sono i falò dell’autunno; purificano la terra, la preparano per nuove semine.
Voi siete giovani. Nella vostra vita, questi grandi falò non hanno ancora cominciato ad ardere. Si accenderanno. Devasteranno molte cose …”». Così sarà: come molti altri della sua generazione, dalle atrocità della Grande Guerra il «piccolo eroe» Bernard Jacquelain è stato trasformato in un «lupo» avido di piaceri e di denaro, cinico e disincantato, e unicamente attratto dal mondo luccicante dei faccendieri, degli affaristi, dei politici corrotti.
A niente servirà la presenza dolcissima della giovane moglie: lui ha voglia di avventure, e di quella mediocre vita piccoloborghese non ha che farsene. Ma il fuoco di molti incendi verrà a devastare i campi della sua vita: un amore sordido, una débacle finanziaria, un’altra guerra, un lutto atroce. Solo allora Bernard capirà che cosa vuole davvero – e saprà che da quel cumulo di ceneri può nascere una vita nuova.
Un grande capolavoro: un atto d’accusa contro la borghesia arrivista del dopoguerra e una dolente, amara meditazione,sulla natura dei rapporti amorosi.
L’edizione originale in lingua francese risale al 1957, era avvenuta dopo la morte della scrittrice nel 1942 ed era stata ricavata da un manoscritto ritrovato dalla figlia tra le sue carte.
Il romanzo appartiene alle opere scritte tra il 1940 e il 1942 quando in Francia, dove la Némirovsky viveva, erano state emanate le leggi antisemitiche e a lei, perché d’origine ebrea, era stato impedito di pubblicare. Fuggita da Parigi, arrestata nel 1942 e deportata ad Auschwitz, morirà appena giunta per gli stenti e per la malattia e di quelle opere non si saprà niente né della scrittrice si parlerà più per molto tempo nonostante avesse avuto successo con narrazioni precedenti durante gli anni Venti e Trenta.
Sarà la figlia a mettere ordine tra i manoscritti della madre ed a scoprire romanzi quali Suite francese, che diventerà famoso, Il calore del sangue e I falò dell’autunno. Così la scrittrice, dopo la morte, tornerà alla ribalta e verrà considerata una delle maggiori dell’Europa del primo Novecento, un classico della moderna letteratura francese.. -
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