Gli strangolatori di Kali - Autore: Monica Guidolin

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  1. mammaika
     
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    Gli strangolatori di Kali



    GLI-STRANGOLATORI-DI-KALI

    Titolo: GLI STRANGOLATORI DI KALI

    Autore: Monica Guidolin

    Editore: EDIZIONI AURELIA

    Pagine: 248

    Prezzo: 20 €

    India, Raj Britannico. I sanguinari e feroci thug sono nell’immaginario collettivo occidentale creature terribili, il cui ritratto Emilio Salgàri è riuscito a trasmettere in modo efficace nei suoi romanzi. Le loro azioni rimandano ad un’ India segreta, misteriosa, terribile, ma allo stesso tempo affascinante. Un “dipinto esotico” che ha accompagnato e nutrito buona parte dei romanzi d’avventura di fine ‘800.

    Mentre il laccio di Sua Maestà si stringe sulle ricchezze del Paese, imponendo a milioni di individui il giogo coloniale, nel fitto delle giungle si diffonde il movimento della thagi. Un fenomeno occulto e violento, in cui è forte l’influenza rituale tantrica, legato in modo indissolubile alla devozione per la dea Kali. I sentimenti predominanti oscillano tra un’esotica meraviglia e il disgusto, tra riprovazione morale e fascinazione morbosa per l’orrido di cui è emblema proprio la confraternita dei ladri-assassini.

    Tra i thag militano hindu di bassa jati e musulmani, animati da irriducibile fanatismo religioso, che li spinge a scegliere le loro vittime all’interno di complesse liste, per poi rapirle e derubarle, prima di immolarle “sull’altare del sacrificio”, con un laccio di tessuto stretto al collo, fino all’ultimo respiro.

    Le gesta atroci degli strangolatori di Kali in breve alimentano miti, creano leggende, riecheggiano in tutta l’India, fino a scuotere la fragile morale dei conquistatori inglesi, pronti a schiacciare l’ennesima barbarie, dando il via ad uno sterminio sistematico.

    In questo contesto si inserisce la ricerca di Monica che, con rigore scientifico, ha saputo allentare le spire della letteratura ottocentesca, svelando l’importanza sociale della “thagi”, e ridando al movimento la giusta valenza storica.

    Pagina dopo pagina vengono delineati i tratti salienti di una ritualità antica, lontana dai modelli occidentali e per questo temuta, osteggiata, combattuta in un insanabile scontro tra culture, allora come oggi di grande attualità.
    Della società thag l’autrice analizza con dovizia di dettaglio i contesti sociali e le trasformazioni storiche, inquadrandole all’interno dei diversi approcci storiografici, contro ogni deriva atemporale che vagheggia un’ India ‘eterna’, sempre uguale a se stessa.
    L’opera si colloca come primo lavoro serio e documentato in italiano sulla storia del movimento dei thag/thug

    L’autrice: Monica Guidolin si occupa di subcontinente indiano dal 1998.

    Dopo la laurea magistrale in Lingue e Civiltà Orientali presso l’Università degli studi Ca’ Foscari di Venezia, e la successiva laurea specialistica in Scienze Sociali sull’Asia Meridionale e Orientale presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, attualmente svolge attività di ricerca e sta completando un Dottorato in Antropologia Sociale ed Etnologia.

    Vive tra la capitale francese e l’Italia. Curatrice di www.indika.it, sito internet di informazione e approfondimento sull’Asia e sull’India, dal 2008 è impegnata in ricerche nello Stato del Madhya Pradesh.

     
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  2. tiziblu55
     
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    :huh:
     
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1 replies since 16/9/2012, 23:22   22 views
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