Avvocato on line negli Usa, cagliaritana con uno studio virtuale per immigrati Enrica Manduco

fonte : unione sarda

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. annamery49
     
    .

    User deleted


    Avvocato on line negli Usa, cagliaritana con uno studio virtuale per immigrati Enrica Manduco


    Sogno americano realizzato: master a Boston, esame di Stato e, finalmente, avvocato a New York. Ce l'ha fatta, Enrica Manduco. Davanti a lei una vita professionale a stelle e strisce. Esattamente quel che voleva. Almeno fino a quando non ha dovuto riconsiderare la scala delle priorità: «Nata mia figlia ho capito che lei veniva prima di tutto». A 32 anni è tornata a casa: mamma a Cagliari e legale negli Stati Uniti, specializzata in immigrazione.

    AVVOCATO ON LINE Nessuna divina capacità di essere in ogni luogo. Molto più semplicemente, lavoro on line, studio virtuale e planetario su internet. «Formula - spiega - da noi ancora poco sfruttata ma diffusa altrove». Ovviamente, l'operatività è limitata. «Puoi occuparti di tutto ciò che non richiede la presenza in aula come per i clandestini. I clienti? Aziende che devono trasferire dipendenti. Oppure lavoratori qualificati in cerca di opportunità favorevoli. Io cura l'assistenza legale e l'intero iter amministrativo».

    Laureata in Giurisprudenza a Cagliari, ha scelto di cambiare aria. «Mi spaventava l'idea di lavorare due anni gratis senza certezze sul futuro». Non che difettasse di autostima, dubitasse delle proprie capacità. Tutt'altro. «In Italia il riconoscimento del merito non si può dare per scontato. Negli Usa invece sì». È volata a Boston dove ha conseguito il master in diritto bancario e finanziario. «L'università mi ha poi offerto una collaborazione. Ma non era quello che volevo. Il mio obiettivo era diventare avvocato. Possibilità offerta, anche agli stranieri non laureati negli Usa, solo dagli stati di New York e della California». Ha scelto la Grande Mela. «Era difficile trovare uno studio per la pratica. Grazie alla segnalazione di miei ex docenti a Boston, mi ha accolto un avvocato di origine italiana. Non si occupava, però, di banche e finanza ma di immigrazione».

    IMMIGRAZIONE A DUE FACCE La pressione ai confini degli Stati Uniti non è solo quella dei disperati in fuga dal Sud America. Vogliono entrare negli usa anche stranieri estremamente qualificati. Storie raramente raccontate dal cinema che privilegia, giustamente, il traffico di esseri umani nel deserto dell'Arizona. «Gli studi legali si differenziano rispetto a questi due mondi e con ulteriori suddivisioni in base ai paesi di provenienza. Il mio operava soprattutto con clandestini, che, in molti casi, vivono anni e anni come fantasmi: ci sono ma ufficialmente non esistono. Gente che fa più lavori in nero, che dorme poche ore e sgobba tantissimo. Può sembrare incredibile, ma sono quelli disposti a spendere parecchio pur di non essere espulsi. Non sono ricchi, ma hanno una certa disponibilità, risparmi accantonati consumando pochissimo, condividendo la casa con altri inquilini e frequentando una cerchia ristrettissima di connazionali legati da un rapporto di mutua solidarietà». Negli Usa, i clandestini sono circa undici milioni. Tutto fila liscio fino a quando non li beccano. Magari per un'infrazione al codice della strada. Una volta fermati, salta fuori la loro condizione. E sono guai. Vengono consegnati agli agenti federali e finiscono in carcere. «Ho visto situazioni drammatiche, perché da un giorno all'altro crolla tutto quel che pensavano di aver costruito». Espulsione significa famiglie smembrate perché i figli, se nati lì, sono cittadini americani e non li possono cacciare. Talvolta i genitori preferiscono lasciarli a parenti o amici, piuttosto che riportarli nel Paese di origine dove li attende la miseria.

    NOZZE PER LA CITTADINANZA Per sfuggire alla clandestinità ci si sposa pronta cassa. «Matrimoni combinati. Ho conosciuto coppie di immigrati pronte a divorziare per poi cercare nel mercato un coniuge americano disposto a dire sì in contanti. Quanto costa? Dai ventimila dollari in su. Ma il rischio è di dover pagare a vita. Ricordo un egiziano, proprietario di una pizzeria take-away, cioè da asporto. Aveva cinquant'anni e ha trovato una ventenne. Versata la somma concordata, si sono sposati col patto di divorziare appena ottenuta l'agognata carta verde. Successivamente è saltato fuori che lei si drogava e di divorziare non voleva proprio saperne. Minacciava di denunciarlo e pretendeva altri soldi. Lui non aveva scelta, doveva pagare. Praticamente rovinato». Cose del genere non capitano quando il matrimonio di facciata è organizzato tra amici, come favore, per solidarietà.

    Duro condividere le sofferenze dei clandestini. «Non riuscivo a vivere quei casi con distacco, mi coinvolgevano emotivamente. Non ce la facevo proprio e ho deciso di puntare sull'altro versante, quello dell'immigrazione legale, delle prestazioni intellettuali. Ho cambiato clientela e dopo qualche mese una società londinese mi ha proposto di trasferirmi e lavorare per loro. Ho accettato. Perché era conveniente e mi consentiva di avvicinarmi all'Italia».

    MAL DI SARDEGNA Enrica Manduco ha voluto che la figlia nascesse a Cagliari. «La maternità è un'esperienza particolare, importante, e mi dispiaceva viverla lontano dal mio mondo, dai miei affetti. Dopo il parto sono ritornata a Londra e ho realizzato un concetto semplicissimo: volevo che la piccola crescesse a Cagliari dove io potevo contare sul sostegno di altri e dedicarmi di più a lei. Ovviamente i bambini stanno benissimo ovunque e la mia scelta può sembrare incomprensibile. Ma sentivo il bisogno di tornare. Ho affidato a un'agenzia inglese la costruzione del sito e sono rientrata». Non per fare la mamma a tempo pieno. «Grazie a internet continuo a seguire parecchi clienti londinesi, altri mi contattano da diversi Paesi tramite i motori di ricerca». Digitano parole come Stati Uniti, immigrazione o lavoro e nella lista appare il sito, www.emusil.com. Dove Emusil sta per Enrica Manduco, United States Immigration Law . «In rete trattiamo il caso, i costi, la documentazione necessaria. Dopo di che io spedisco tutto all'Immigrazione americana e risolvo gli eventuali problemi, sino alla risposta. Che non è scontato sia positiva. Un fatto è certo: se ne hai diritto ottieni quel che ti serve. Nel modo più trasparente».

    [email protected]
     
    .
  2. ^Maggy65^
     
    .

    User deleted


    :1oub60.gif:
     
    .
  3. stella58
     
    .

    User deleted


    :2vluxxj.jpg:
     
    .
  4. annamery49
     
    .

    User deleted


    :mh4tav.gif:
     
    .
3 replies since 14/6/2010, 09:44   41 views
  Share  
.