Disabili, Jean Vanier sull’Osservatore: “avanza l’eugenetica”

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  1. mammaika
     
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    Disabili, Jean Vanier sull’Osservatore: “avanza l’eugenetica”

    – “In Italia non e’ possibile per un single adottare un bambino, mentre e’ possibile adottare un bambino disabile”. Si tratta di “una scelta orribile del nostro legislatore: il messaggio implicito e’ che lo Stato valuta i bimbi disabili come bambini di serie B per i quali puo’ essere sufficiente anche un solo genitore”, afferma il fondatore di Fede e Luce e delle Comunita’ dell’Arca, Jean Vanier, denunciando sull’Osservatore Romano l’avanzata inarrestabile di una mentalita’ eugenetica. Nell’intervista, pubblicata dal giornale della Santa Sede per ricordare il “Premio Paolo VI” assegnato a questo grande amico di Papa Wojtyla, l’anziano leader cattolico francese indica nell’aborto terapeutico uno degli aspetti piu’ preoccupanti. “A una mia amica della comunita’ – racconta – venne detto che la bambina che aspettava era affetta da Trisomia 18 (patologia che fara’ nascere il feto morto o che lo fara’ morire a breve). Questa donna ha avuto difficolta’ enormi: tutti insistevano perche’ abortisse, anche la pediatra che l’avrebbe dovuta aiutare, e che invece era terrorizzata”. Secondo Vanier, “molti non hanno il tempo o non sono stati aiutati a prendere il tempo necessario per vedere la persona dietro la disabilita’”.

    L’altro aspetto che preoccupa il fondatore di Fede e Luce e’ il rischio della selezione genetica insito nelle diagnosi prenatali e nelle tecniche per la procreazione assistita.

    “E’ l’eugenetica di oggi – rileva – volta a creare il figlio perfetto. Scelgo un maschio, un maschio che voglio diventi un grande pianista”.

    Inoltre, continua Vanier, “succede davvero troppo spesso che l’uomo dica alla madre: se non abortisci, se non metti il bambino in istituto, ti lascio. E cosi’, abbiamo tante famiglie monoparentali con madri che vivono sole con il figlio disabile”.

    “Questa discriminazione – rileva Jean Vanier – presente ovunque. Il mondo vuole accettare le persone con disabilita’ solo se possono essere reinserite, se possono vivere da sole. Molti Stati e molte leggi li accettano solo se possono in qualche modo diventare ‘normali’. Come tutti gli altri. E’ il rifiuto di accettare le persone semplicemente per quello che sono. Perche’ non esiste qualcosa come la normalita’ o l’anormalita’: ogni persona e’ diversa. E’ fondamentale – sottolinea – creare societa’ in cui ciascuno sia visto e sia considerato importante”. Ed occorre “cercare di aiutare i genitori a vedere e a comprendere che il figlio non e’ una delusione, non e’ qualcosa che non funziona, ma e’ invece una persona esattamente come noi, una persona con le sue difficolta’ e i suoi handicap che sono, semplicemente
     
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  2. cartona64
     
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    è una vergogna
     
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  3. ^Maggy65^
     
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    nn si puo sentire una cosa del genere :2d7bxat.jpg:
     
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  4. mammaika
     
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  5. cartina70
     
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  6. stella58
     
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    queste sn le cose che più mi fanno vergognare.........definirsi persone e poi avere di questi pensieri.... no nn ci sto e mi vergogno di far parte di quella categoria chiamata uomini!!!!!!!!!!!!
     
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  7. dolcefurby
     
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    :o:
     
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6 replies since 8/11/2009, 20:18   99 views
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