Veltroni si dà alla regia i magistrati ai romanzi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Cartone/i
    Posts
    71,605

    Status
    Anonymous

    Veltroni si dà alla regia
    i magistrati ai romanzi



    image

    Dal cinema al Ninfeo
    Walter Veltroni girerà come regista il film tratto dal suo ultimo romanzo, Noi. Lo scrive su Vanity Fair Pino Corrias, spiegando come l’annuncio sia stato dato pubblicamente dal diretto interessato negli uffici della Cattleya, che produrrà il lungometraggio. Per il romanzo si schiudono prospettive sempre più interessanti. Non solo cinematografiche: si sussurra che potrebbe correre per il prossimo premio Strega. Qualche discreto sondaggio sarebbe già stato effettuato. E all’ex segretario del Pd, oltre che ex sindaco di Roma, la prospettiva non dispiacerebbe.

    Premiato pericoloso
    Thomas Bernhard, scrittore austriaco molto stimato e introverso, rivela, postumo (è scomparso nel 1989), il suo complicato rapporto con i premi letterari, roba che per un autore così austero manco dovrebbe esistere. Invece no, quando glieli assegnavano lui andava disciplinatamente a ritirarli, racconta nel libro appena uscito per Adelphi, I miei premi. Ci andava di malagrazia. E non perdeva occasione di litigare con le autorità, mantenendo fede però al principio che «se qualcuno ti offre del denaro vuol dire che ne ha ed è giusto alleggerirlo». Una volta una esponente politica, non riconoscendolo, disse tranquillamente davanti a lui: «Dov’è finito il nostro scrittorello? ». Un’altra volta lo celebrarono come «uno straniero nato in Olanda». E lui niente. «Odiavo le cerimoniema facevo la mia parte, odiavo coloro che distribuivano i premi ma accettavo i loro soldi».

    Scrittori e toghe
    Forse i premi italiani non corrono rischi: qualcuno può restare deluso perché non vince, ma al più si arrabbia, e tutto finisce lì. O forse, invece, li correranno. L’idea di dare ai secondi una - seconda - possibilità, partorita dal premio Asti, ha incantato Le Monde, che dedica un lungo articolo a questo «premio d’appello» presieduto da Paolo Conte, chansonnier e avvocato. La giuria è tutta di magistrati (verdetto il 29 novembre), e il quotidiano francese si chiede se riusciranno, almeno loro, a far tacere i soliti sospetti di «magouilles», ovvero di intrallazzi. Il fascino irresistibile delle toghe colpisce ancora.

    MARIO BAUDINO

    www.lastampa.it
     
    .
  2. ^Maggy65^
     
    .

    User deleted


    :6eqkhg.gif:
     
    .
  3. cartona64
     
    .

    User deleted


     
    .
  4. danidg58
     
    .

    User deleted


     
    .
  5. cartona64
     
    .

    User deleted


    :)
     
    .
4 replies since 24/10/2009, 15:59   35 views
  Share  
.