Incendi in Sardegna: 2 morti e un disperso. Evacuato il carcere di Is Arenas

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    Incendi in Sardegna: 2 morti e un disperso.
    Evacuato il carcere di Is Arenas
    Le vittime: un pastore di 58 anni, Mario Piu,
    di Pozzomaggiore e un anziano di Mores



    ORISTANO - Numerosi roghi stanno devastando in queste ore la Sardegna. Due persone sono morte e un'altra è dispersa proprio in seguito ai vasti incendi divampati nelle campagne del Sassarese. La prima vittima è un pastore di 58 anni, Mario Piu, di Pozzomaggiore. La seconda vittima è un anziano di Mores (sempre in provincia di Sassari). Disperso, invece, un allevatore di Semestene. Le fiamme sono arrivate anche a sfiorare il Municipio di Loiri, piccolo centro della Gallura. Le fiamme sono partite dalle campagne di Berchiddeddu, frazione di Olbia che è stata evacuata, e, sospinte dallo scirocco si sono dirette verso il paese, sfiorando il centro abitato dove alcune persone, fra cui un vigile del fuoco, sono rimaste intossicate e sono state trasportate in ospedale. Evacuate anche le borgate di Montelittu, Zappallì, Trudda e Azzanì.

    BAGNANTI IN FUGA - A Capo Pecora è in corso l'evacuazione di circa 120 bagnanti che, a causa di un incendio sviluppato lungo la costa, sono rimasti intrappolati in spiaggia (guarda la mappa). Stanno operando quattro motovedette della Guardia Costiera, un elicottero dell'esercito, due elicotteri del Corpo forestale e vari mezzi minori.

    TRAGHETTI - Centinaia di turisti in partenza dal porto di Olbia, sono rimasti bloccati sulle strade del nord Sardegna a tratti interrotte a causa degli incendi. I centralini dei carabinieri del comando provinciale di Sassari sono stati presi d'assalto con pressanti richieste di aiuto da parte dei vacanzieri. I militari hanno contattato il presidente dell'Autorità portuale che ha ottenuto dalle compagnie di navigazione un rinvio, per ora di un'ora, delle partenze delle navi da Olbia e Porto Torres.

    EVACUATO PENITENZIARIO - Le fiamme hanno provocato anche l’evacuazione della casa reclusione di Is Arenas, nella provincia del Medio Campidano, dove un incendio sta interessando le aree limitrofe l’istituto penitenziario. Alcuni detenuti sono stati portati in altri istituti dell’isola, «aggravando le già difficili condizioni di detenzione». Ne dà notizia Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Pa Penitenziari. A quanto si apprende però da chi è sul posto, diversi detenuti evacuati dal carcere di Is Arenas, sono momentaneamente stati sistemati sulla spiaggia in attesa che gli esperti valutino la portata dell’incendio e la possibilità di contenerlo per consentire un eventuale rientro nelle celle.

    CANADAIR IN AZIONE
    - Per combattere le fiamme che stanno devastando diversi punti dell'isola sono in azione tutte le squadre dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco disponibili, assieme al Corpo Forestale della Regione e alla Protezione Civile - con ben nove Canadair, due terzi della flotta antincendio dello Stato . La situazione peggiore nell'Oristanese e in Gallura, dove sono state evacuate diverse abitazioni, stazzi e aziende agricole. Decine le persone che si sono recate al Pronto Soccorso di Olbia, compresi vigili del fuoco e volontari, rimasti intossicati dal fumo, ma nessuno è grave. Circolazione ferroviaria a singhiozzo sulla linea Oristano-Chilivani e Chilivani-Sassari, e traffico a tratti bloccato sulla statale 131, la principale via di collegamento tra il nord e il sud della Sardegna.
    In Gallura case evacuate a Porto San Paolo, Budoni e San Teodoro, dove si sono vissuti momenti di panico tra residenti e turisti, alle prese non solo con il fumo denso ma anche con le elevate temperature che rendono il clima irrespirabile. A Loiri, un gruppo di persone ha abbandonato le proprie case per cercare riparo in un'antica chiesa.

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  2. elody
     
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    che disastro!!!! image
     
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    HO VISTO IL SERVIZIO ALLA TV..IMPRESSIONANTE
     
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  4. elody
     
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    HAI DETTO BENE ROCCO IMPRESSIONANTE.....
     
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  5. MAMMINAINCARTATA
     
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    CHE TRISTEZZA E DESOLAZIONE!!!!!!!!!!LA NOSTRA BELLISSIMA ISOLA IN MANO A TANTA GENTE SENZA SCRUPOLI, IO LI METTEREI IN GALERA E BUTTEREI VIA LA CHIAVE!!!!!PENE PIU' SEVERE X I PIROMANI!!!!!
     
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  6. CARTIANA70
     
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    certo mammina, sono daccordo con te. A volte basta anche un mozzicone di sigaretta con questo caldo e si scatena l'inferno. E' veramente una cosa scandalosa!!!!
     
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  7. ^Maggy65^
     
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    MALEDETTI PIROMANI.......STANNO DISTRUGGENDO LA NOSTRA ISOLA.........
     
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  8. mammaika
     
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    i soliti disastri di ogni anno anche se si ripete ogni volta sempre le stesse raccomandazioni da parte della forestale ..vigili del fuoco e protezione civile!!!!! :angry:
     
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  9. annamery49
     
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    uno scempio!!!!!!!...non ci son parole...
     
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    Sardegna, situazione quasi sotto controllo
    ma è allerta per le alte temperature

    Canadair ed elicotteri in azione anche stamattina. Fiamme su circa 15mila ettari
    Sull'isola ieri sono scoppiati almeno 15 incendi, favoriti dalle alte temperature e dallo scirocco

    Il governatore ha annunciato che chiederà al governo di dichiarare lo stato di calamità
    Fiamme anche in Spagna e in Grecia. Sei vittime tra Catalogna e Aragona. Allarme in Corsica




    CAGLIARI - La maggior parte degli incendi è stata domata ma in Sardegna l'allerta rimane massima. Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l'assessore della difesa dell'ambiente, Giorgio Oppi, hanno effettuato questa mattina un sopralluogo nelle zone devastate dalle fiamme che hanno provocato due vittime. Il governatore ha annunciato che chiederà al governo di dichiarare lo stato di calamità. Il fuoco imperversa anche in altri Paesi: Spagna, Grecia, Francia e Canada stanno ancora cercando di superare l'emergenza.

    Sardegna. Sono stati spenti quasi tutti gli incendi che hanno interessato più di 15 mila ettari di terreno. Resta alto il fronte del fuoco nel Logudoro, nella Sardegna nordoccidentale, tra i comuni di Sindia, Semestene e Pozzomaggiore, la zona in cui ieri sono morte due persone. La situazione sta migliorando in Gallura, soprattutto a Budoni, dove però sono ancora impegnati nelle attività di spegnimento i mezzi pesanti.

    Ma soprattutto a causa delle alte temperature, c'è il rischio di nuovi focolai, da un momento all'altro. Per questo i vigili del fuoco presidiano il territorio.

    Sull'isola ieri sono scoppiati almeno 15 incendi molto impegnativi, a causa delle alte temperature e del vento di scirocco. Interessate tutte le province ad esclusione di quelle di Cagliari e dell'Ogliastra. E dalle prime ore di questa mattina molti roghi si sono ravvivati, favoriti ancora dal caldo e dal vento. Secondo la Regione, "sembra che ci sia una strategia dietro gli incendi" visto che "non si capisce come sia stato possibile che questi roghi siano partiti contestualmente".

    Ad Arzachena una quarantina di ospiti dell'Hotel Delfino sono stati salvati dai vigili del fuoco intervenuti per spegnere l'incendio che si è esteso all'intera struttura. Le fiamme si sono sviluppate all'interno dell'autorimessa dell'hotel, attorno alle 5 di questa mattina, e il fumo molto denso ha immediatamente interessato l'intera palazzina di tre piani. Con le autoscale, i vigili del fuoco hanno portato via tutti gli ospiti dell'hotel, alcuni dei quali si erano rifugiati sui balconi delle loro stanze, senza che nessuno rimanesse ferito.

    Il fuoco è avanzato anche in Gennargentu, nella regione centro-orientale della Sardegna, senza creare preoccupazione per persone e abitazioni. Una delle zone più colpite resta il Sassarese, dove ieri i roghi hanno fatto due morti.

    Mezzi aerei della Protezione civile sono stati impegnati questa mattina in sei diversi incendi ad Arbus, Pau, Suni, Bonorva, Budoni e Loiri. E c'è il rischio che se ne sviluppino altri: "A Cagliari sono già 37 gradi, ad Oristano e nel sassarese supereremo anche i 40 gradi", ha spiegato il direttore regionale dei vigili del fuoco della Sardegna Sergio Mistretta, e quindi "da un momento all'altro possono scoppiare nuovi focolai". Per questo i pompieri restano in massima allerta. Mistretta ha rassicurato riguardo i pericoli per la popolazione: "I residenti non corrono rischi perché i paesi non sono mai veramente minacciati. In caso di incendio i turisti invece devono stare in spiaggia: è il luogo più sicuro".

    Incendi in altre regioni italiane. Fiamme anche in in provincia di Firenze. Nelle Marche, per la precisione nell'area di Ascoli Piceno, c'è un incendio sui monti Sibillini che rischia di distruggere una pineta antica. Sempre nelle Marche un altro rogo di vaste proporzioni è stato domato a Monte della Mattera (Pesaro Urbino). Scendendo a Sud, ci sono stati incendi a Foggia e sul Gargano. E proprio oggi ricorre l'anniversario del rogo di Peschici scoppiato due anni fa che distrusse migliaia di ettari di bosco e macchia mediterranea, distruggendo diverse strutture turistiche e uccidendo tre persone.

    Spagna. Sono 15mila gli ettari di campagna bruciati, soprattutto in Aragona. Un pompiere 47enne di Teruel è morto nell'incidente del camion su cui si trovava proprio a causa delle fiamme. Un altro ha perso la vita per le ustioni riportate nell'incendio di Horta Sant Joan, in Catalogna, lo scorso martedì, giorno nel quale morirono altri quattro vigili del fuoco.

    Francia. La Corsica del Sud continua a bruciare. Tre immensi incendi si sono sviluppati da ieri nell'isola e uno solo, quello vicino alla valle di Ortolo, è stato domato. Le fiamme hanno già distrutto 3.600 ettari di foresta e cinque vigili del fuoco sono rimasti feriti. A Peri, vicino ad Ajaccio, il fuoco ha costretto i pompieri al soccorso "casa per casa". L'autostrada da Bastia ad Ajaccio è rimasta interrotta. Devastata anche la zona di Sartane nella valle d'Ortolo dove sono andati distrutti circa 2600 ettari.

    In Francia si è appreso che sono stati gli uomini della legione straniera a provocare l'incendio che fino a ieri ha seriamente minacciato Marsiglia e ha distrutto ettari di campagna, danneggiando centinaia di case e ferendo tre pompieri e quattro agenti di polizia. Durante un'esercitazione i soldati di stanza a Carpiagne, tra Marsiglia e Cassis, hanno tirato dei razzi traccianti che hanno fatto da miccia. In sette sono stati sospesi, compreso il comandante del gruppo. Il sindaco di Marsiglia, Jean-Claude Gaudin, ha parlato di "incredibile stupidità". Il tiro dei traccianti è generalmente proibito in questa stagione arida e propizia agli incendi. Il primo ministro Fillon ha promesso punizioni esemplari.

    Grecia. Diversi focolai sono divampati da ieri anche in Grecia, prevalentemente nella penisola del Peloponneso e sull'isola di Evia, distruggendo foreste e campi. Nel corso dell'estate 2007 furono distrutti in Grecia 270mila ettari dall'incendio gigantesco nel Peloponneso, che uccise 77 persone.

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    Sardegna, si lotta contro gli ultimi focolai
    Almeno 10 roghi sono dolosi: inchiesta
    Aperta indagine per incendio doloso contro igntoti.
    La situazione sembra sotto controllo sull'isola



    CAGLIARI - Vigili del Fuoco e forestali hanno lavorato tutta la notte per soffocare i numerosi focolai d'incendio ancora attivi in Sardegna, soprattutto nella zona di Bonorva, nel sassarese una delle più devastate, sui monti di Dolianova, in provincia di Cagliari e sul Monte Arci, nell’oristanese. La situazione sembra ormai sotto controllo: per oggi si conta di chiudere tutti i fronti principali entro la mattinata, anche grazie all’ausilio dei mezzi aerei che si sono levati in volo subito dopo l’alba. Nelle prossime ore è atteso il vento di maestrale ma, fra le condizioni favorevoli, ci sarà una temperatura più bassa di quelle registrate ieri e l’altro ieri che hanno raggiunto picchi di 45 gradi. I rangers della Forestale, intanto, hanno appurato che almeno dieci dei roghi scoppiati in questi giorni nell'isola (bruciati quindicimila ettari di boschi e macchia mediterranea), sono di origine dolosa: la magistratura ha aperto un’inchiesta per incendio doloso contro ignoti.

    IN SICILIA - Fiamme anche in Sicilia: mezzi aerei del corpo forestale sono impegnati a domare, dalle prime luci dell'alba, due vasti incendi divampati nella notte in provincia di Palermo e nel messinese. Le fiamme hanno investito le località palermitane di Poggio Ridente e Baida, nel monrealese, in località Rocca, e una vasta area sul monte Pecoraro, a Carini. Questo mentre intanto i vigili del fuoco sono impegnati su più fronti a Trabia, ad Altavilla Milicia, sempre nel territorio di Monreale, a Terrasini ed in alcune zone delle Madonie. Ettari di macchia mediterranea e zone boschive in fiamme in provincia di Messina, a Mirì San Pietro. Anche qui sta operando un elicottero della forestale.

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10 replies since 23/7/2009, 18:28   167 views
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