Campidoglio, Marino firma le dimissioni

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. francy.cesca
     
    .

    User deleted


    Campidoglio, Marino firma le dimissioni

    Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, si è dimesso. L'ex chirurgo dem, infatti, ha consegnato nelle mani della presidente del Consiglio comunale Valeria Baglio la sua lettera di addio con la quale dà seguito all'annuncio di dimissioni fatto giovedì sera e mette così in moto lo scadenziario istituzionale che il 2 novembre lo porterà a decadere dalla sua carica. "Ho ricevuto poco fa dal sindaco di Roma Ignazio Marino la lettera con cui comunica le proprie dimissioni. In base all'articolo 53 del Tuel, diventano efficaci trascorso il termine di 20 giorni", ha confermato il presidente dell'Assemblea Capitolina Valeria Baglio.
    La mattinata Marino l'ha trascorsa in Campidoglio a firmare atti. Arrivato alle 9.30, come primo impegno, ha siglato l'atto di costituzione di parte civile di Roma Capitale nel procedimento penale, (numero 22818/15) nei confronti di cinque imputati del procedimento penale Mafia capitale. Tra questi, l'ex direttore generale di Ama Giovanni Fiscon. Il procedimento inizierà il prossimo 20 ottobre e Marino ha espresso la sua ferma intenzione di partecipare alla prima udienza in veste di sindaco, riferisce l'ufficio stampa di Roma Capitale. Il 5 novembre invece partirà il maxiprocesso di Mafia Capitale con più di 50 imputati per cui il Campidoglio si è costituito parte offesa e non civile per la mancanza di tempi tecnici dopo la richiesta di rito immediato. Poi, in attuazione del piano organico e coordinato degli interventi per il Giubileo straordinario della Misericordia, Marino ha firmato tre ordinanze in materia di traffico, mobilità e inquinamento atmosferico e acustico, per una spesa complessiva di circa 10 milioni di euro. Poco prima delle 15 ha lasciato Palazzo Senatorio e si è allontanato velocemente in automobile accompagnato dalla scorta.


    I sostenitori di Marino al Nazareno. Nell'attesa delle dimissioni, continuano le mobilitazioni a sostegno dell'ex chirurgo dem. All'indomani della manifestazione in Campidoglio per chiedere a Marino, travolto dalla bufera sugli scontrini delle spese fatte con la carta di credito, di andare avanti, oggi dopo le 12 i suoi sostenitori si sono dati appuntamento al Nazareno, sede del Pd a Sant'Andrea delle Fratte. Hanno chiesto al partito di "ripensarci" e "smetterla con questa montatura" e c'è qualcuno che ha intonato "Bella ciao". "Io spererei che qualche esponente del Pd scenda a parlare con noi", ha spiegato un manifestante. Tra loro non solo gli elettori di Marino. "Io ho votato Grillo, ma se Marino si ricandidasse voterei lui - ha spiegato una signora - Mi sono resa conto che lui stava percorrendo una buona strada e andava sostenuto".


    Il Giubileo a rischio dopo le dimissioni di Marino? Nuove rassicurazioni sull'Anno santo che inizierà il prossimo 8 dicembre sono arrivate dal prefetto di Roma Franco Gabrielli, nella basilica di Santa Maria in Aracoeli in Campidoglio per partecipare alla messa in occasione della festa de corpo di polizia municipale: "Roma è una città che sta in piedi da oltre duemila anni", ha detto. Mentre i deputati romani del M5S, Massimo Baroni, Federica Daga, Alessandro Di Battista, Roberta Lombardi, Carla Ruocco, Stefano Vignaroli, hanno scritto una lettera al presidente della Camera, Laura Boldrini: "Chiediamo che Matteo Renzi si assuma la responsabilità legata al suo duplice ruolo di presidente del Consiglio dei ministri e segretario nazionale del Pd e che pertanto informi il Parlamento circa l'indirizzo politico che questo Governo intende imprimere all'amministrazione capitolina in previsione dell'imminente inizio dell'Anno Giubilare". Mentre Alessandro Di Battista intervistato a "La telefonata di Belpietro" su Canale 5 ha ribadito: "Entro gennaio avremo il nome del candidato sindaco" del M5s, ma "escludo di candidarmi".

    Gli impegni nei prossimi 20 giorni. Intanto, 20 giorni sono previsti dalla legge per eventuali (e al momento poco probabili) ripensamenti, durante i quali Marino convocherà più volte la sua giunta. "Io non penso che Marino abbia voglia di ripercorrere strada fino ad adesso. È stata una strada in salita", ha commentato Alessandra Cattoi, assessore alle Pari opportunità di Roma Capitale, negli studi di Agorà su Rai3. E in questi ultimi 20 giorni è scattata la corsa contro il tempo per le commissioni capitoline che dovranno lavorare per lasciare tutto in ordine. Via libera, quindi, a un'approvazione forsennata dei verbali lasciati in sospeso che vanno redatti e protocollati. Tra oggi e domani poi è prevista la prima di numerose riunioni che avranno l'obiettivo di approvare tutta una serie di provvedimenti indispensabili prima di passare la mano al commissario che traghetterà la capitale fino alle prossime elezioni.


    Il futuro commissario di Roma. A questo proposito, l'ex assessore capitolino alla Legalità, Alfonso Sabella, ospite anche lui della puntata di questa mattina di Agorà su Rai3, ha detto: "Da servitore dello Stato quale sono, sono disponibile a ruoli tecnici, che siano però possibili. Non a ruoli politici, lo ribadisco. E poi non mi ha contattato ancora nessuno. Chiunque sarà il prossimo sindaco, se non si metterà in ordine la macchina amministrativa, non andrà da nessuna parte. Quando sono arrivato nella giunta di Ignazio Marino ho trovato una macchina burocratica devastata, con dirigenti inadeguati, in parte incapaci e in parte sicuramente corrotti. La squadra dei commissari dovrà essere dotata di dirigenti capaci. La città ha bisogno di una macchina amministrativa efficiente che sarà data da una struttura commissariale che metterà in campo il Governo". Poi, in piazza del Campidoglio per la messa celebrata in occasione dell'anniversario della fondazione del Corpo della polizia municipale di Roma, Sabella è uscito dalla Basilica di Santa Maria in Aracoeli tenendosi sottobraccio con il prefetto di Roma, Franco Gabrielli. Ieri il premier Matteo Renzi, parlando della situazione romana, ha precisato che a scegliere il commissario della capitale sarà il prefetto.

    Per il senatore del Pd e assessore dimissionario ai Trasporti del Comune di Roma Stefano Esposito, invece, "Sabella ha un profilo per fare il commissario. Forse - ha proseguito intervenendo a SkyTg24 - sarebbe un'ottima scelta, a prescindere, proprio per il profilo di libertà. Nessuno più di Sabella è in grado di impedire che i sistemi mafiosi provino a reintrodursi in Campidoglio, detto che abbiamo ancora molto da fare sulla struttura intermedia per dare piena attuazione alle cose che ci ha raccontato l'indagine mafia capitale". E ancora. "Per la condizione e la situazione che c'è nel gruppo dirigente del Pd romano va fatta una valutazione puntuale sulle primarie: tenendo conto del clima che c'è a Roma e che andrebbero fatte durante il Giubileo, nel momento in cui il Pd a Roma non è ancora ricostruito, penso sia migliore una scelta di valutazione politica, certo coinvolgendo un numero alto di persone". E riguardo ai quaderni segreti di Marino che potrebbe usare per minacciare il Pd, ha aggiunto: "Per me Ignazio è una persona seria e perbene, quindi lo escluderei: se si fosse tenuto nel cassetto pressioni o indebite pressioni, tirarle fuori oggi screditerebbe per primo lui. Tendo a non credere a questa ipotesi".

    Nuova petizione online per Marino. All'indomani della manifestazione in Campidoglio per chiedere a Marino, travolto dalla bufera sugli scontrini delle spese fatte con la carta di credito, di andare avanti, i suoi sostenitori su Change.org hanno lanciato una nuova petizione. "Renzi, ripensaci e ridacci il nostro sindaco, Ignazio Marino", il titolo dell'appello rivolto direttamente al premier Matteo Renzi. Intanto ha superato le 45mila firme la petizione lanciata l'8 ottobre dal titolo "Marino sindaco di Roma e dei romani! Ignazio Marino ritiri le sue dimissioni per favore".


    la repubblica

     
    .
  2. tiziblu55
     
    .

    User deleted


    :ndvnzl.gif:
     
    .
1 replies since 12/10/2015, 16:50   15 views
  Share  
.