Adozioni Haiti – il progetto Smile per le popolazioni colpite dal terremoto

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  1. annamery49
     
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    Adozioni Haiti – il progetto Smile per le popolazioni colpite dal terremoto



    In questi drammatici giorni post-sisma la gara della solidarietà si sta spiegando in
    tutto il suo potenziale. Le proposte di aiuto arrivano copiose e disparate, da chi si propone come bruta forza lavoro per dare una mano nelle ricostruzioni, alle coppie che si candidano come possibili affidatarie dei bambini di Haiti rimasti senza famiglia.

    E’ necessario però agire con razionalità e criterio: spesso le decisioni dettate dall’istinto e dalla commozione del momento possono rivelarsi dannose; è bene dunque sapere come muoversi e rivolgersi alle istituzioni competenenti. Presentiamo a tal proposito l’attività della SMILE Onlus di , organizzazione tra le più attive in merito.

    L’associazione SMILE Onlus, nata nel 1993 per dare supporto e accoglienza ai bambini bielorussi a seguito dell’incidente nucleare di Chernobyl.
    In 16 anni di attività Smile attraverso le famiglie piemontesi, ha ospitato circa 3000 bambini bielorussi tra gli 8 e i 15 anni e realizzato progetti di cooperazione e infrastrutture per quasi un milione di euro.

    I dirigenti dell’associazione si stanno incontrando in questi giorni per pianificare un intervento diretto a favore dei bambini di Haiti, sopravvissuti al terremoto.
    “L’esperienza acquisita in questi anni, spiega il presidente Davide Barazzotto, ci consentirebbe di adottare un know-how consolidato, per organizzare accoglienze temporanee in Italia di bambini haitiani oltre a progetti di supporto sanitario ed infrastrutture”.

    Smile si sta inoltre confrontando con le altre associazioni accoglienti italiane, che aderiscono alla Federazione AVIB (www.avib.it), per valutare l’opportunità di creare una rete sinergica in vista di questo nuovo impegno, trovare validi interlocutori ad Haiti e aprire un dialogo istituzionale tra i governi per consentire l’attuazione di progetti di accoglienza e cooperazione, così come già avvenuto in passato tra il Governo bielorusso e quello italiano.

    “Prima di ipotizzare qualsiasi forma di accoglienza temporanea, specifica Barazzotto, è comunque necessario attendere un po’ di tempo per consentire alle organizzazioni internazionali che stanno operando ad Haiti di gestire il periodo più critico del “day after” e censire i bambini sopravvissuti”
    Intanto le famiglie di SMILE proseguono con le iniziative di accoglienza estiva dei bambini bielorussi.

    “L’accoglienza temporanea annuale di un bambino, conclude Barazzotto, non è un’adozione ma un programma di risanamento psicofisico, basato sull’amicizia e sull’affetto reciproco, che aiuta i bambini che vivono in situazione di disagio a trovare punti di riferimento in una famiglia a tempo, valori indispensabili durante il transito verso l’ètà adulta”
    Chiunque fosse interessato ad ospitare un bambino può contattarci al numero 333-9414624 oppure visitare il sito www.chernobyl.it

     
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  2. mammaika
     
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  3. lara68
     
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  4. mammaika
     
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  5. stella58
     
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4 replies since 19/1/2010, 14:58   2926 views
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