LA ROMA GELA L'INTER - RANIERI: "TOTTI SI CALMERÀ

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  1. mammaika
     
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    LA ROMA GELA L'INTER -VIDEO
    RANIERI: "TOTTI SI CALMERÀ


    La vittoria contro l'Inter è secondo Claudio Ranieri una «buona medicina» per la sua Roma. È guarita la Roma? «Ha preso una buona medicina - le parole del tecnico giallorosso ai microfoni di Sky - perché‚ battere l'Inter fa sempre bene. I ragazzi ci hanno creduto fino in fondo, questa è la vittoria della volontà, dell'essere tutti uniti. È importante il risultato perché‚ ti dà i punti in classifica, ma i ragazzi mi conoscono: possiamo vincere ma io non sono contento di come abbiamo giocato, e possiamo perdere e io sono contento della prestazione dei ragazzi. A Brescia abbiamo perso, però la squadra aveva lottato, la squadra c'era e questa sera c'è stata la conferma». «Anche loro hanno avuto buone occasioni da gol - ha aggiunto Ranieri - noi siamo riusciti a vincere all'ultimo sospiro. stata una grande prestazione da parte di tutti, bisogna ringraziare questi ragazzi». Come ha preso Totti la sostituzione? «Totti aveva lottato come un leone, era un punto di riferimento importante, però sono quegli azzardi che fa un allenatore - ha spiegato Ranieri - Francesco stava giocando bene, però ho voluto mettere Mirko perché‚ con la sua velocità poteva creare problemi alla difesa avversaria che era molto stanca. E in effetti è stato decisivo. La forza dei ragazzi ci ha portato alla vittoria. È normale che un giocatore sostituito ci resti male, però domani a mente fredda sarà molto più tranquillo».

    BENITEZ AMARO «Penso che alla fine della partita bisogna avere un po' più di intensità. Il problema non è il gol alla fine, che è una situazione che può capitare, il problema è che abbiamo avuto 15 tiri in porta, abbiamo avuto occasioni da gol, ma dobbiamo farli, questa può essere la differenza»: così ai microfoni di Sky l'allenatore dell'Inter, Rafa Benitez. «Abbiamo avuto tante situazioni in cui avremmo potuto fare gol - ha aggiunto - Fuori casa, con 15 tiri in porta, bisogna fare gol». Benitez ha poi spiegato perchè Chivo alla fine del primo tempo si era lamentato con la panchina: «Abbiamo parlato tra primo e secondo tempo, di lavorare un pò di più in difesa, nella fase laterale, poi abbiamo fatto così». Ha visto un po' di stanchezza da parte degli attaccanti? «Non è facile quando si giocano tante partite. Abbiamo avuto 3-4 situazioni in contropiedi in cui avremmo potuto fare gol. Fuori casa se non fai gol, devi lavorare in contropiede e può essere che alla fine qualche giocatore sia un pò più stanco». Poi Benitez spiega il cambio di Milito: «Milito aveva un problema. Pandev, Eto'o, Snejider, sono tutti giocatori con mentalità offensiva. Giocatori al loro livello non è facile trovarli. Muntari poteva aiutare in difesa, Milito aveva un problema muscolare, con Etòo e Muntari potevamo avere possesso di palla e velocità». È cambiato qualcosa dopo questa partita? «L'unica cosa che dobbiamo fare adesso è analizzare perchè non abbiamo fatto gol e perchè qualche volta siamo deboli in difesa», ha concluso Benitez.

    VUCINIC: UN GOL CHE VALE TANTO «È un gol che vale tanto per me e per la squadra. Quando un attaccante segna si sblocca, ma la cosa più grande di questa sera sono stati i tifosi»: così ai microfoni di Sky, l'attaccante della Roma Mirko Vucinic, che con il suo gol ha deciso la partita contro l'Inter. «Abbiamo vinto contro una grandissima squadra - ha aggiunto - Cosa ci è mancato finora? Se lo sapessimo avremmo vinto due, tre partite fa. Siamo consapevoli di essere una grande squadra, non ci siamo abbattuti e abbiamo lavorato duramente. Cosa prometto ai tifosi? Che mi allenerò sempre come sto facendo adesso».

    LA PARTITA Un gol di Mirco Vucinic in pieno recupero, un minuto e sei secondi dopo il 90', regala alla Roma un successo ormai insperato sull'Inter e cancella, almeno per ora, la parola crisi. Sembrano quindi cancellati i fantasmi di Brescia e la serata da dimenticare dell'arbitro Russo che mercoledì scorso ha penalizzato la squadra di Ranieri, capace ora di riprendersi a spese degli eterni rivali che le hanno sottratto anche lo scudetto del 2010 e si sono laureati anche campioni d'Europa. La prodezza in tuffo del numero 9 montenegrino, croce e delizia dei tifosi, che è riuscito a deviare di test un perfetto cross di De Rossi, è il simbolo della voglia di non arrendersi della squadra della capitale anche se i suoi problemi, tecnici ed ambientali, non sembrano ancora risolti.

    Lo dimostra il fare a dir poco stizzito di Totti al momento della sostituzione proprio con Vucinic al 31' st e poi a fine partita (il capitano non riesce a rassegnarsi al fatto che anche lui può essere sostituito specie se, come stasera, non gioca certo al meglio), e la decisione di Adriano che quando Ranieri gli dice di entrare in campo a tre minuti dalla fine gli fa capire, con aria offesa, che è meglio lasciar perdere, dopo essersi dato un'aggiustata ai parastinchi: così entra Julio Baptista, ma poco dopo il miracolo si compie lo stesso e l'Inter incassa la prima sconfitta in campionato proprio quando una parte degli spettatori stavano già lasciando l'Olimpico. All'entusiasmo di una Roma che sta cercando di ritrovarsi ma che adesso dovrà vincere anche martedì in Champions contro il Cluj, in un match già diventato decisivo, si contrappone la delusione di una squadra, quella interista, che non meritava di perdere anche se oggi non ha girato al meglio, soprattutto in fase offensiva, dove Milito prima ed Etòo poi hanno dovuto fare i conti con un autentico gigante della difesa, quello Juan di cui la Sele‡ao brasiliana non dovrebbe disfarsi se vuole continuare a coltivare i propri sogni di gloria. L'Inter rimane comunque in testa alla classifica, in attesa dei risultati di domani, ma questo passo falso sembra rimediabile, soprattutto alla luce del fatto che proprio la Roma, alla vigilia del campionato considerata la rivale più pericolosa in chiave scudetto, rimane comunque cinque punti indietro. Peccato per Benitez che proprio oggi Ibrahimovic abbia inventato, contro il Genoa, la giocata vincente per un Milan che sta ritornando sotto.

    La Roma, pur senza esterni di ruolo, cominciava questo match con il 4-4-2 e Menez sulla destra ad inventare azioni di contrattacco ed a cercare di contenere un Chivu fischiatissimo dal suo ex pubblico ed oggi troppo nervoso, al punto che al 37' pt è andato a riprendere perfino il proprio allenatore Benitez, facendogli segno che voleva uscire, dopo che nel settore di centro-sinistra l'Inter aveva perso qualche pallone di troppo: come a dire che a giudizio del romeno andava rivisto qualcosa nell'assetto tattico. Il più in palla risultava essere ancora una volta Etòo (bello un suo tiro rimpallato al 22'), però poco assistito dai compagni, mentre Stankovic a centrocampo contrastava e ripartiva (sua la conclusione pericolosa del 38'). Complessivamente il primo tempo risultava poco spettacolare e privo di pericoli concreti per i due portieri (Lobont appariva incerto solo su un'altra conclusione di Stankovic, quella del 28'). Nella ripresa, al 5', l'Inter liberava Cambiasso solo davanti alla porta avversaria ma il suo colpo di testa finiva fuori, mentre cinque minuti dopo era la Roma a rendersi pericolosa per la prima volta: Menez, andato male nei primi 45', seminava sulla destra un paio di avversari, ma sul suo cross Borriello non ci arrivava di un soffio. Il francese si ripeteva poco dopo, stavolta sulla sinistra, ma su di lui interveniva Stankovic. Era poi l'Inter a rendersi pericolosa, prima con Etòo al 31' e sei minuti dopo ancora con il bomber del Camerun sul quale interveniva bene Lobont. Al 45' bella iniziativa personale di Riise (che rientrava dopo il Ko con la sua nazionale e ha giocato con il caschetto protettivo per la testa) , preludio del gol di Vucinic, giocatore di cui in futuro Ranieri non dovrebbe fare a meno. Se Totti continua così, è il montenegrino l'uomo che può assicurare alla Roma i colpi di genio e momenti da non dimenticare come questi: l'Inter avrà fatto anche la tripletta, ma contro i giallorossi ha perso in campionato per la seconda volta in pochi mesi

    IL TABELLINO Roma-Inter 1-0 (0-0) nell'anticipo serale della 5/a giornata del campionato di calcio di serie A:
    ROMA (4-4-2): Lobont 6; Cassetti 6, N. Burdisso 6.5, Juan 7, Riise 6.5; Menez 6 (42' st Brighi s.v.), De Rossi 5.5, Pizarro 7, Perrotta 5.5; Totti 5.5 (31' st Vucinic 6.5), Borriello 6 (42' Julio Baptista s.v.). (32 Doni, 2 Cicinho, 8 Adriano, 25 G. Burdisso). All.: Ranieri 6.
    INTER (4-2-3-1): Julio Cesar 6; Maicon 6.5, Lucio 6.5, Cordoba 6, Chivu 6; Stankovic 6.5, Cambiasso 6; Pandev 5.5 (29' st Coutinho s.v.), Sneijder 6.5, Etòo 6.5; Milito 5 (21' st Muntari s.v.). (12 Castellazzi, 17 Mariga, 20 Obi, 39 Santon, 88 Biabany). All.: Benitez 6.5.
    Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno 6.
    Reti: nel st 47' Vucinic.
    Angoli: 6-4 per l'Inter
    Recupero: 2' e 3'
    Ammoniti: Stankovic, Cordoba, Pandev, N. Burdisso, Cassetti, Perrotta e Menez per gioco scorretto, Chivu per comportamento antiregolamentare
    Spettatori: 40.000
    ** I GOL ** 47' st: perfetto cross dalla destra di De Rossi ed altrettanto perfetto inserimento di testa di Vucinic: Julio Cesar non può fare nulla.
     
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  2. danidg58
     
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  3. tiziblu55
     
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2 replies since 26/9/2010, 07:01   20 views
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