Caso Claps, la procura di Salerno chiede il giudizio per Restivo

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  1. mammaika
     
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    Caso Claps, la procura di Salerno chiede il giudizio per Restivo



    Per Danilo Restivo, unico indagato per l'omicidio di Elisa Claps, l'ipotesi di reato è di omicidio volontario pluriaggravato. Sarebbero state determinanti le perizie e le testimonianze.

    SALERNO - La procura di Salerno ha chiesto il rinvio a giudizio per Danilo Restivo, unico indagato per l'omicidio di Elisa Claps. E' accusato di omicidio volontario pluriaggravato. Fondamentali sarebbero le innumerevoli perizie effettuate dai consulenti e le testimonianze raccolte in 76 faldoni.

    L'OMICIDIO. La studentessa potentina scomparve il 12 settembre del 1993. Secondo la procura, nello stesso giorno fu uccisa. Il suo corpo fu ritrovato solo 17 anni dopo, nel marzo 2010, nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza.

    L'ACCANIMENTO SUL CORPO DI ELISA. Nella ricostruzione effettuata dalla magistratura inquirente, l'approccio sessuale e l'accanimento sul corpo incastrerebbero Danilo Restivo che, in Gran Bretagna, è unico imputato per un altro omicidio, quello della sarta Heather Barnett.

    IL TAGLIO CUORE DELL'UDIENZA. Il taglio sulla mano che Restivo si procurò la mattina del 12 settembre 1993 è stato l'argomento principale delle domande dei giudici inglesi a un testimone italiano ascoltato stamattina in videoconferenza nel Palazzo di giustizia di Potenza nell'ambito del processo Barnett.

    IL TESTIMONE. A essere ascoltato è stato il dottor Michele Albano, il medico di turno che quella domenica, al Pronto soccorso dell'ospedale San Carlo di Potenza, medicò Restivo intorno alle 13.30 e gli mise un punto di sutura sul dorso della mano sinistra, tra il pollice e l'indice, per un taglio di circa un centimetro che, ha spiegato, "non sanguinava". Si trattava, ha detto, "di una ferita da taglio, procurata probabilmente da un oggetto tagliente": un coltello, una lamiera, o "un qualsiasi altro oggetto tagliente".

    IL SOPRALLUOGO DELLA SCIENTFICA. E' emerso anche che la Polizia scientifica esaminò per la prima volta il cantiere della scale mobili, in cui Danilo Rstivo disse di essersi ferito quel 12 settembre 1993, il 5 ottobre, cioè 23 giorni dopo la scomparsa di Elisa. A dirlo è stato Michele Zaccagnino, che all'epoca dirigeva la sezione di Potenza della Scientifica, e che oggi ha testimoniato, anche lui in videoconferenza dal Palazzo di giustizia di Potenza, nell'ambito del processo Barnett.

    IL LUOGO DEL FERIMENTO. "Nei posti indicati da Restivo non vi erano oggetti taglienti o lamiere, ma il cantiere, secondo quanto ricordo, non era sotto sequestro e quindi gli operai circolavano liberamente", ha aggiunto Zaccagnino, ricordando pure che gli accessi al cantiere delle scale mobili erano sbarrati solo la sera e nei giorni festivi da assi di legno.
     
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  2. tiziblu55
     
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1 replies since 3/6/2011, 16:09   4 views
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