TESSERA DEL TIFOSO, MARONI CONTESTATO DA ULTRÀ -FOTO

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  1. annamery49
     
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    TESSERA DEL TIFOSO, MARONI CONTESTATO DA ULTRÀ -FOTO
    "PETARDI E AUTO IN FIAMME"



    Erano circa 500, nei dintorni della 'Berghem fest' di Alzano lombardo, nel Bergamasco, per dire no alla tessera del tifoso, voluta dal ministro dell'Interno Roberto Maroni che alla kermesse leghista parlava con i colleghi Roberto Calderoli e Giulio Tremonti. E gli ultrà dell'Atalanta, che ha una tifoseria notoriamente calda, questo 'no' l'hanno detto nel peggiore dei modi: tafferugli, agenti feriti da lancio di oggetti, auto date alle fiamme. Dal palco su cui stavano parlando il ministro si è avuta la percezione di quanto stava succedendo, quando si sono sentiti gli slogan e lo scoppio dei petardi: «Questi non sono i tifosi, io con i violenti non parlo - ha detto il titolare del Viminale -.

    Parlo con i tifosi veri». Ha rincarato la dose il ministro della Semplificaziione Calderoli, che pure è bergamasco e atalantino: «Quando sento fuochi d'artificio o peti dietro provo fastidio. Sono atalantino e ho passione per gli ultras, per il loro entusiasmo, ma non posso accettare che l'immagine di Bergamo sia svenduta da 200 imbecilli che prima dell'inizio della partita vanno ad attaccare la polizia e i tifosi esterni».

    E la Polizia proprio in quegli istanti era attaccata, nelle strade vicine all'area della festa, solo che gli «imbecilli» erano più del doppio e si erano dati appuntamento in paese. È successo che verso le 22, infatti, circa 500 tifosi si sono presentati nei pressi dei cancelli per manifestare contro la tessera del tifoso. Una mezz'ora più tardi, una settantina di ultrà sono riusciti ad aggirare il servizio d'ordine e sono arrivati fino al retro del palco, da dove hanno lanciato i petardi e i fumogeni. Nel frattempo, gli agenti sono riusciti a tenere il grosso del gruppo lontano dalla festa. A prezzo, però, di tafferugli, in cui un paio di agenti sono rimasti feriti dal lancio di oggetti, fortunatamente in modo non grave, mentre gli ultras hanno dato alle fiamme un'auto dei carabinieri, una della polizia locale e altre tre automobili. Alcuni dei responsabili dei tafferugli, almeno cinque, sono stati subito identificati dalle forze dell'ordine, fermati e portati in questura.

    MARONI: SI SCORDINO GLI STADI PER TANTO TEMPO «Chi ha determinato quanto accaduto può scordarsi di entrare negli stadi per molto tempo. Saranno colpiti duramente: così ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni lasciando la Berghem fest, dove ieri sera supporter dell'Atalanta volevano entrare per protestare contro la tessera del tifoso, con il risultato di quattro auto bruciate ed un'agente ferito.

    L'atto degli ultras atalantini è stata «una sorpresa negativa - ha sottolineato Maroni - perchè avevo dato la disponibilità a incontrarli per capire quali fossero le questioni che volevano porre. Evidentemente non c'era la volontà di discutere ma solo di dare un pò di casino». Il ministro dell'Interno ha poi aggiunto: «prendo atto che è avvenuto ciò che è avvenuto che conferma la mia convinzione che ci sono i tifosi e ci sono i violenti». «Nei confronti dei violenti - secondo Maroni - non c'è possibilità di mediazione: devono essere fermati ed è ciò che continueremo a fare». Il ministro ha rilevato che «la tessera del tifoso è uno strumento utile».

    E per quanto riguarda gli incidenti di questa sera ha aggiunto che «noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare». «Quello che è avvenuto fuori - ha sottolineato - è stato molto grave. Non è mai giustificabile». Maroni è sicuro che «saranno presi dei provvedimenti severi nei confronti di chi ha fatto questi atti di violenza salvaguardando i tifosi veri che domenica potranno seguire l'Atalanta e colpendo duramente chi non è un tifoso ma violento». «È chiaro - ha concluso - che chi ha determinato questi gravi episodi di violenza si può scordare di entrare negli stadi per molto tempo: saranno identificati e saranno colpiti e puniti duramente come merita chi commette atti di violenza come quelli di stasera che non sono accettabili».

    PIANO DI EMERGENZA Un piano d'emergenza per la tessera del tifoso, per far sì che chi l'ha richiesta e ha i requisiti per averla, domenica possa andare allo stadio anche in trasferta. Dopo che, in particolare sulle card di Napoli e Lazio, erano emersi problemi per dei ritardi nella stampa, è scattato il contropiede. «I tifosi stiano tranquilli», ha detto il capo della polizia Antonio Manganelli, al quale il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, aveva chiesto di coordinare una riunione per sciogliere i nodi. E le soluzioni individuate prevedono che nelle prime gare del campionato di serie A, per accedere al settore ospiti, si debba esibire l'abbonamento oppure, se non si è abbonati, il tagliando che certifica la richiesta della tessera del tifoso. In entrambi i casi sarà necessario anche il documento di riconoscimento.

    Dal meeting di Rimini, Maroni aveva dato rassicurazioni: «La prima giornata di campionato servirà per testare il sistema, poi, con la sosta del campionato» per gli impegni della Nazionale, «avremo due settimane per mettere a posto i dettagli». Rassicurazioni ribadite da Manganelli: «Sopperiremo al ritardo degli Enti cui le società hanno affidato il compito di predisporre il documento. E allo stadio domenica potranno essere presenti anche i supporter del Napoli in trasferta a Firenze, e quelli della Lazio, a Genova. »Purchè abbiano fatto richiesta della tessera ed abbiano i requisiti per ottenerla«. Sia la Millenovecento sia Club Azzurro Card, le tessere della Lazio e del Napoli, sono realizzate in collaborazione con Poste Italiane, che le sta facendo stampare. Al di là dei disguidi del rodaggio, bisognerà vedere cosa succederà negli stadi tra sabato e domenica. Un pò di elettricità nell'aria non manca.

    E l'indicazione di schierare steward prestanti, qualificati e d'esperienza sarebbe arrivata da chi di competenza. Per Roma-Cesena sabato prossimo all'Olimpico, gli ultrà giallorossi starebbero valutando »forme di protesta civile« contro la tessera del tifoso, come restare fuori dallo stadio seguendo il match con le radioline e entrando solo nel secondo tempo o isolare chi ha sottoscritto la tessera spostandosi in blocco nella gradinata bassa della curva.

    Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza di Roma ha predisposto un piano che prevede varchi dedicati per chi ha la tessera o per chi non l'ha ancora avuta ma ha la ricevuta che ne attesta la richiesta; più controlli per chi non ne è munito e aumento delle forze dell'ordine. E anche una campagna informativa sui contenuti del nuovo provvedimento della tessera. »È tutto pianificato al meglio«, afferma il questore capitolino Francesco Tagliente.

    Ma le critiche non mancano. Per Zdenek Zeman, già allenatore della Roma e oggi in pista con il Foggia, la tessera del tifoso »è tutto business«. Di più: »È una confessione di impotenza, per pochi delinquenti pagano in migliaia«. Claudio Amendola, romanista doc, la boccia come »discriminatoria e inutile«. Tra molti tifosi c'è poi un altro timore. La tessera funziona con un microchip a radiofrequenza. Lì dentro sono contenuti i dati identificativi. All'ingresso nello stadio, avvicinando la card ai lettori dei terminali mobili, verranno rilevate in tempo reale tutte le informazioni necessarie a verificare la validità del titolo di ingresso. Qualcuno paventa una violazione della privacy. Nessuna schedatura, assicurano dal Viminale.

    CLUB PRONTI AL VIA Meno tre al campionato di calcio e sulla tessera del tifoso il clima è sempre teso. L'ottimismo del Viminale, secondo cui tutto è pronto per l'applicazione dello strumento che dovrebbe rendere più sicuri gli stadi, non trova grande riscontro tra gli ultrà. Sulla card di fidelizzazione i tifosi organizzati hanno già ampiamente espresso il loro dissenso (compreso il gruppo ad hoc su Facebook che contra oltre ventimila fan). Eppure sabato scenderanno in campo le prime quattro squadre per la serie A 2010-11 e la tessera non potrà più essere un optional.

    Il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha assicurato che ai ritardi nella messa in circolazione delle card si sopperirà con un piano d'emergenza. Insomma insieme al fischio d'inizio sui campi ci sarà anche lo start del nuovo strumento. I club, chiamati a fare la loro parte nel progetto che mira a creare la categoria dei 'tifosi ufficialì, stanno correndo ai ripari.

    La direttiva di un anno fa prescrive che la mancata realizzazione negli stadi delle strutture necessarie all'utilizzo della tessera (corsie dedicate, telepass, adeguamento dei varchi) è da considerare alla stregua di una carenza strutturale dell'impianto. Insomma le società si sono dovute adeguare, rilasciando le card ai tifosi che ne hanno fatto richiesta. Ma in molti casi le tessere non sono pronte. A Firenze ci vorranno ancora un paio di giorni per capire se ci saranno, e quanti saranno, i tifosi del Napoli per la sfida al Franchi con i viola.

    La presenza dei supporter ospiti è legata anche all'applicazione della card. Prefettura e questura del capoluogo toscano hanno reso noto che sarà comunque obbligatorio il possesso 'materialè della tessera e non saranno valide ricevute per accedere al settore ospiti dello stadio. E anche a Napoli si sta lavorando in questo senso: la questura partenopea e il club stanno cercando una soluzione che consenta a chi ha richiesto la tessera di seguire comunque la squadra azzurra domenica a Firenze.

    Tra le soluzioni allo studio c'è quella di un tagliando provvisorio. Sono oltre seimila finora coloro che hanno chiesto la 'Azzurro card' negli uffici postali ed hanno ottenuto un certificato di attestazione. Le tessere vere e proprie, però, dotate di un microchip con i dati identificativi del tifoso ed in grado di funzionare anche come carta di credito, non sono ancora state distribuite. Stesso scenario nella maggior parte dei 'campì: sono oltre 520 mila le tessere richieste (220 mila solo quelle del Milan), ma la consegna non è ancora avvenuta in via definitiva.

    Servirà qualche settimana perchè il sistema entri a regime. Intanto però emergono altri problemi. Attenzione alle stelle nella Capitale, che sabato ospita l'anticipo serale tra Roma e Cesena, anche alla luce del pessimo spettacolo offerto dagli ultrà giallorossi a Milano per la Supercoppa. Insieme alla tessera del tifoso si punta molto sugli steward. Dovranno crescere di numero ed essere più esperti. E decisamente prestanti fisicamente, per contrastare l'onda d'urto degli ultrà.
     
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  2. mammaika
     
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  3. tiziblu55
     
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  4. annamery49
     
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  5. tiziblu55
     
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4 replies since 26/8/2010, 06:50   924 views
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