Mantovano, a settembre decreto violenza stadi

Fonte: www.ansa.it

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  1. cartona64
     
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    Mantovano, a settembre decreto violenza stadi

    ROMA - All'inizio del mese di settembre sarà varato un decreto legge che affronta alcuni dei nodi ancora problematici sulla questione violenza e stadi. Lo ricorda il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano il quale rileva, come il provvedimento "andrà avanti su una strada che ha portato dei risultati importanti, che ha tolto la polizia dagli stadi e ha ridotto il numero di incidenti, ma che vuole ulteriormente incrementare l'isolamento dei violenti". "Io mi auguro che, anche in relazione a quanto accaduto ieri sera, la cui gravità si commenta da se, sul provvedimento ci sia il massimo della compattezza tra tutti i soggetti interessati". "La misura dell'arresto in flagranza differita ha dato buoni frutti contro la violenza negli stadi. Era un provvedimento a tempo, introdotto dal ministro Pisanu, che è scaduto il 30 giugno. Il decreto, che il ministro dell'Interno presenterà a settembre al Consiglio dei ministri, la riproporrà". Ad annunciarlo è il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. "Le videocamere presenti ormai in tutti gli stadi - dice Mantovano - permettono di visualizzare le riprese degli incidenti e di identificare i violenti per poi procedere all'arresto. Ma tutto ciò richiede tempo, dunque, è indispensabile prevedere la flagranza differita per ufficialproseguire nell'obiettivo di isolare i violenti ed evitare gli incidenti". Il decreto, che il Viminale si appresta a mettere a punto, conterrà anche novità per gli steward. "Questa figura che ha sostituito la polizia negli stadi - dice Mantovano - ha bisogno di un'analoga tutela giuridica". Si profila, ad esempio, che possano essere qualificati, all'interno dello stadio, come pubblici ufficiali. In più, aggiunge il sottosegretario all'Interno, "il provvedimento potrebbe prendere in considerazione alcune misure anti violenza ipotizzate recentemente dal pool 'reati da stadio' della procura di Napoli". A luglio il procuratore aggiunto di Napoli, Giovanni Melillo, aveva, infatti, avanzato la proposta di applicare il Daspo anche a quanti, pur non essendo stati protagonisti diretti di comportamenti violenti negli stadi, abbiano riportato condanne, anche non definitive per gravi delitti: rapina, estorsione, traffico di stupefacenti e, in generale, reati di criminalità organizzata. Per Melillo, inoltre, il Daspo deve essere applicato con rigore: "oggi accade - aveva sottolineato - che soggetti diffidati possono mancare, anche per interi campionati, di adempiere l'obbligo di firma loro imposto in contemporanea allo svolgimento delle partite, senza che sia possibile adottare alcun provvedimento cautelare". Il procuratore aveva affermato anche: "gli ultrà non sono automaticamente criminali, mentre è vero che molti criminali sono anche tifosi ultrà" e che per rimuovere questa situazione "non c'é altro da fare che allontanare i soggetti pericolosi dallo stadio, isolando i nuclei violenti organizzati".

    MARONI: SI SCORDINO LO STADIO PER TANTO - ''Chi ha determinato quanto accaduto puo' scordarsi di entrare negli stadi per molto tempo. Saranno colpiti duramente: cosi' ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni lasciando la Berghem fest, dove ieri sera supporter dell'Atalanta volevano entrare per protestare contro la tessera del tifoso, con il risultato di quattro auto bruciate e un agente ferito.

    L'atto degli ultras atalantini e' stata ''una sorpresa negativa - ha sottolineato Maroni - perche' avevo dato la disponibilita' a incontrarli per capire quali fossero le questioni che volevano porre. Evidentemente non c'era la volonta' di discutere ma solo di dare un po' di casino''.

    Il ministro dell'Interno ha poi aggiunto: ''prendo atto che e' avvenuto cio' che e' avvenuto che conferma la mia convinzione che ci sono i tifosi e ci sono i violenti''. ''Nei confronti dei violenti - secondo Maroni - non c'e' possibilita' di mediazione: devono essere fermati ed e' cio' che continueremo a fare''.

    Il ministro ha rilevato che "la tessera del tifoso e' uno strumento utile''.

    E per quanto riguarda gli incidenti di questa sera ha aggiunto che ''noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare''. ''Quello che e' avvenuto fuori - ha sottolineato - e' stato molto grave. Non e' mai giustificabile''.

    Maroni e' sicuro che ''saranno presi dei provvedimenti severi nei confronti di chi ha fatto questi atti di violenza salvaguardando i tifosi veri che domenica potranno seguire l'Atalanta e colpendo duramente chi non e' un tifoso ma violento''. ''E' chiaro - ha concluso - che chi ha determinato questi gravi episodi di violenza si puo' scordare di entrare negli stadi per molto tempo: saranno identificati e saranno colpiti e puniti duramente come merita chi commette atti di violenza come quelli di stasera che non sono accettabili''.

    ATALANTA CONDANNA PROTESTA ULTRA' AD ALZANO - L'Atalanta si dissocia dalla violenta protesta di 500 tifosi bergamaschi, contrari alla tessera del tifoso che, ieri sera Ad Alzano Lombardo, hanno fatto irruzione alla Berghem Fest dando alle fiamme quattro auto e ferito un poliziotto. "L'Atalanta BC - si legge sul sito della società nerazzurra - prende fermamente le distanze da quanto accaduto ieri sera ad Alzano Lombardo, condanna con decisione ogni episodio e forma di violenza ed auspica che situazioni di questo genere, che nulla hanno a che vedere con il calcio giocato, non si debbano più ripetere".

    ATTACCO ULTRAS A MARONI, DIGOS AL LAVORO - Gli agenti della Digos di Bergamo sono al lavoro per identificare i responsabili che ieri sera hanno organizzato l'attacco al ministro dell'Interno Roberto Maroni durante un dibattito alla festa della Lega Nord di Alzano Lombardo (Bergamo).

    Circa 500 ultras dell'Atalanta hanno manifestato contro la tessera del tifoso introdotta dal ministro leghista, lanciando fumogeni, petardi e bombe carta all'indirizzo del palco sul quale insieme a Maroni, c'erano anche il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e quello della Semplificazione Roberto Calderoli. Gli scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine sono proseguiti anche lungo le strade adiacenti ai capannoni della festa, dove sono state date alle fiamme cinque automobili, tra cui una pattuglia dei carabinieri e una della polizia locale. Un ispettore della Digos e' rimasto ferito a una gamba ed e' stato dimesso con 15 giorni di prognosi. Altri due agenti della polizia locale sono rimasti leggermente intossicati dal fumo delle auto bruciate. Nella notte, il questore di Bergamo Matteo Turillo ha parlato di un vero e proprio ''attacco dei tifosi alle forze dell'ordine''. Sul fronte delle indagini, la polizia sta lavorando per identificare i responsabili dei tafferugli, alcuni dei quali sarebbero gia' noti alle forze dell'ordine. Al momento pero' non sarebbe stato preso ancora alcun provvedimento


    Fonte: www.ansa.it
     
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  2. ^Maggy65^
     
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    era ora!!!
     
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  3. tiziblu55
     
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    GIUSTO...NON SI POTEVA ANDARE AVANTI COSÌ..
     
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2 replies since 26/8/2010, 16:57   11 views
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