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GINO STRADA OSPITE DI FAZIO
"Arrestati non è la parola giusta. La parola giusta è prelevati, rapiti". La dura denuncia di Gino Strada, a proposito dell'arresto dei tre medici di Emergency in Afghanistan, è arrivata in diretta durante la trasmissione Che tempo che fa, durante l'intervista di Strada con Fabio Fazio. "Il governatore che ha detto che i medici stavano organizzando un complotto per ucciderlo noi lo avevamo sentito qualche ora prima, e ci aveva detto di essere in viaggio e di non sapere niente", ha continuato il fondatore di Emergency, che ha definito "ridicola" la ricostruzione fatta dalle autorità afghane.
"Che ne raccontino almeno di più credibili - ha detto - un chirurgo che opera e salva centinaia di persone, e che poi complotta per far saltare in aria un governatore, mi sembra una trama piuttosto fantasiosa". Quanto alle armi trovate nell'ospedale, Strada è deciso. "Non è difficile far entrare qualcosa negli ospedali, non lo è nemmeno negli ospedali italiani - ha detto - quanto ai nostri dipendenti afghani, non possiamo controllare le loro idee politiche". "La verità è che noi siamo scomodi - ha continuato - perché sbattiamo in faccia a tutti le immagini della guerra, i bambini feriti, mutilati, morti. Noi smitizziamo le varie missioni di pace, il mantenimento della pace, eccetera. Questa è la più grande operazione della Nato degli ultimi anni, e non c'è un solo giornalista per documentare ciò che succede".
Gli ospedali di Emergency sono stati spesso sotto accusa per la presunta 'vicinanza' ai talebani. "Noi curiamo i feriti, non ci interessa se sono talebani, terroristi o no. Se fossimo davvero una organizzazione vicina ai terroristi, non avremmo così tanti italiani dalla nostra parte".
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